G7 Ambiente, Galletti: "No agli scontri, Bologna non li merita"

Movimenti antagonisti: corteo e dibattiti contro il summit

Gianluca Galletti, ministro dell'Ambiente (foto LaPresse)

Gianluca Galletti, ministro dell'Ambiente (foto LaPresse)

Bologna, 26 maggio 2017 -  Una contestazione, quella al G7 ambiente di Bologna del prossimo giugno, che "non ha motivo", che è "fine a se stessa" e quindi "inaccettabile". A maggior ragione, "mi piacerebbe che non ci fossero disordini, perché Bologna non lo merita". A dirlo è il ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, questa mattina a margine della commemorazione dell'ex sindaco Giorgio Guazzaloca in Consiglio comunale. Galletti dice di non essere preoccupato, "perché vedo che c'è un'attenzione della Prefettura, della Questura e dei carabinieri molto alta".

E aggiunge: "Mi piacerebbe che non ci fossero disordini, perché Bologna non lo merita. Questo è un evento per dare visibilità a Bologna e all'Italia e per parlare di un tema che ha rilevanza mondiale. Sarebbe davvero un peccato sprecarlo con stupidi scontri di piazza".

Al G7 sotto le Due torri, ricorda il ministro, "discuteremo di ambiente e delle sue interrelazioni con i problemi sociali che il degrado ambientale causa, quindi diseguaglianze, povertà, spreco di cibo, fame nel mondo, finanza verde, come aiutare i Paesi dell'Africa. Poi parleremo anche delle interrelazioni tra ambiente e sviluppo, quindi energia rinnovabile ed economia circolare. Quindi qual è il motivo della contestazione?- si chiede Galletti- a me sfugge. Viene da credere che sia fine a se stessa, quindi davvero inaccettabile. Perché se ci sono dei punti su cui si vuole discutere, questo è un G7 aperto a tutti.  Avremo punti di incontro nei quali sarà possibile per tutti discutere".

Al contrario, insiste il ministro, "se si viene qua solo per fare violenza, la trovo una cosa assurda e assolutamente fuori luogo". Per le tre giornate di giugno, in ogni caso, si preparano misure di sicurezza imponenti, "necessarie non sono solo per evitare scontri locali- sottolinea Galletti - ma per un clima internazionale che è sotto gli occhi di tutti. Quindi credo che sia giustissimo avere misure di sicurezza molto forti. Avremo sette ministri dell'ambiente tra cui americani, canadesi e giapponesi. Credo che sia necessario dare il massimo della protezione a tutti", conclude il ministro.

Movementi antagonisti

Un corteo, dibattiti e concerti. Sono alcuni degli eventi che il movimento ‘G7MAmbiente alla base non al vertice’ ha in programma dal 5 all’11 giugno e che sono stati presentati ieri durante una conferenza stampa a Porta San Felice. Gli attivisti, tra cui spiccano le sigle Tpo, Làbas, Link, i comitati no Tap, no Triv e no Tav, ma anche la lista Coalizione civica e i comitati anti-Passante, hanno scelto il parco 11 settembre come sede della maggior parte degli eventi e luogo da cui far partire il corteo previsto per domenica 11 luglio.

I manifestanti, per ora, restano sul vago sul percorso, ma è forte la critica sulla possibilità che la città venga blindata. "È allucinante che ci sia una zona rossa, non si capisce perché ci debba essere una cena di gala a Palazzo Re Enzo – spiega Christopher di Làbas –. Ogni tanto il buonsenso dovrebbero metterlo anche le Istituzioni. Sarà presente anche la delegazione del governo Trump, negazionista del cambiamento climatico, quindi sarà una pagliacciata". Per il corteo, gli attivisti non temono infiltrazioni da parte di black bloc.

"Gli antagonisti dell’ambiente – dice Luca Basile, chimico – finora li abbiamo visti solo ai vertici e sono i G7". L’obiettivo, quindi, è «raccogliere la grande sfida che questo evento porta con sé – concludono i manifestanti –. Riuscire a dare un messaggio che esca dai recinti dell’invisibilità e affermi che un’alternativa esiste e bisogna solo praticarla". 

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