Giorgia Meloni a Bologna. "Casini candidato Pd? Non mi stupisce"

Presentato all'asseblea nazionale di Fratelli d'Italia il simbolo elettorale con il nome della segretaria e la fimma tricolore

Giorgia Meloni con il simbolo elettorale presentato al Carlton (foto Schicchi)

Giorgia Meloni con il simbolo elettorale presentato al Carlton (foto Schicchi)

Bologna, 13 gennaio 2018 - Si è riunita questa mattina a Bologna, nella Sala Imperiale del Royal Hotel Carlton, l'Assemblea nazionale di Fratelli d'Italia. L'assise è servita, alla presenza del presidente Giorgia Meloni, oltre che a ribadire i punti chiave della sua visione politica, a perfezionare alcune modifiche statutarie e a svelare il nuovo simbolo elettorale, che vede il nome dell'ex ministro campeggiare sopra a quello del partito e alla fiamma tricolore (FOTO).

La Meloni si è esposta anche sulla possibilità che Pierferdinando Casini si candidi a Bologna con il Pd e Pier Luigi Bersani con Liberi e Uguali. "Non mi sorprende - ha detto - perché il Pd mi pare abbia fatto scelte non esattamente di sinistra da tempo. Non sta a me giudicare nel campo della sinistra, mi pare semplicemente di poter dire che capisco quei cittadini che hanno votato in buona fede a sinistra per una vita, e che vengono da me e mi dicono che hanno una crisi di identità e che si sentono più rappresentati dalle nostre posizioni che da quelle del partito democratico". 

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Da lunedi, poi, il programma di governo sarà consultabile sul sito internet di Fratelli d'Italia, mentre le consultazioni politiche del prossimo 4 marzo sono ormai sempre più vicine. Al battesimo del nuovo simbolo, ha assistito dalla prima fila anche Daniela Santanché in un completo ultra-violet, il colore del 2018.

"Gli italiani il quattro marzo avranno due scelte: la scelta del centrodestra, che è l'unica tra le tre coalizioni in campo che può raggiungere una soglia tale da avere un governo che è frutto di una scelta dei cittadini e non di un gioco di palazzo, o l'ingovernabilità: non c'è un'altra soluzione", ha scandito la Meloni a margine dell'assemblea. "Il Pd - ha aggiunto - non avrà mai i numeri per avere una maggioranza da solo, il Movimento 5 Stelle non avrà i numeri per avere una maggioranza da solo, gli unici che possono avere una maggioranza scelta dai cittadini siamo noi del centrodestra altrimenti ci sarà o l'inciucio o il caos".

L'ultima stoccata è per l'Anpi di Carrara che l'ha denunciata con l'accusa di apologia del fascismo per avere intitolato ad Atreju una via a Italo Balbo. A loro la Meloni risponde con una "pernacchia. Penso che sia sotto gli occhi di tutti - ha argomentato - come tutta questa querelle che è rinata curiosamente sull'antifascismo, la coperta di Linus che il centrosinistra tira fuori quando sta in ginocchio, in realtà servisse solamente a provare a mettere in silenzio i propri avversari politici».

 

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