Bologna, 12 ottobre 2018 - I banchi della giunta comunale sono deserti. Di dieci assessori, solo due (Susanna Zaccaria, e la vicesindaco Marilena Pillati) sono presenti al question time. Manca anche il sindaco Virginio Merola. Finisce che delle ventisei domande dei consiglieri all’ordine del giorno, solo tre ottengono risposta. E scatta la protesta.
Gli esponenti di Movimento 5 stelle, Lega e Forza Italia abbandonano l’aula durante la seduta. «Il mio tempo vale quanto quello degli assessori», sbotta Marco Lisei (FI). Si alza e se ne va anche la leghista Mirka Cocconcelli.: «È scandaloso, così è un inutile spreco di denaro».
Parla di «mancanza di rispetto per l’aula» Gian Marco De Biase, civico di Insieme Bologna, mentre per la ex M5s Dora Palumbo si tratta di una «presa in giro» da parte della giunta. Escono anche Francesco Sassone (FI), Elena Foresti e Marco Piazza (M5s). «Capiamo che le agende siano piene – obietta Massimo Bugani (M5s) –, ma lo sono anche le nostre».
Non abbandonano i lavori, ma esprimono tutta la loro contrarietà, Federico Martelloni ed Emily Clancy (Coalizione civica). Umberto Bosco, della Lega propone di cambiare le regole, perché così gli assessori evitano le domande scomode».
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