ROSALBA CARBUTTI
Politica

Gli ebrei di Bologna: “Vicesindaca antisionista? Servirebbe più equilibrio”

Il presidente della comunità De Paz interviene dopo le frasi di Clancy: “Ascoltandola, come si sarà sentito uno studente israeliano che vive qui?”

Il presidente della Comunità ebraica bolognese, Daniele De Paz e le tre bandiere esposte dal sindaco

Il presidente della Comunità ebraica bolognese, Daniele De Paz e le tre bandiere esposte dal sindaco

Bologna, 22 gennaio 2025 – "Va alimentato il dialogo. Basta tensioni". Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica bolognese, è sfinito dalle polemiche innescate sotto le Due Torri dopo la decisione del sindaco Matteo Lepore di esporre dal balcone di Palazzo d’Accursio la bandiera israeliana accanto a quella palestinese e a quella della pace. E, in riferimento alla vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, esponente della formazione di sinistra Coalizione civica, che si è dissociata dalla decisione di Lepore di far sventolare il vessillo con la Stella di David, non nasconde il suo disappunto.

Clancy ha detto (in risposta allo striscione dei giovani palestinesi "Lepore e Clancy servi del Sionismo") che lei e il sindaco non sono sionisti e di essere addolorata da tale definizione. Che cosa ne pensa?

"Serve equilibrio, soprattutto se si ricopre il ruolo di amministratori. Di fronte a queste parole della vicesindaca come si sarà sentito uno studente israeliano che vive a Bologna? Ci vuole buonsenso. Il tema non è prendere una parte, ma prendere parte a un processo che porti al dialogo, alla pace, a un clima disteso".

Vede troppe tifoserie su un tema così delicato?

"Sì. Mi auguro che i distinguo nella maggioranza trovino il giusto equilibrio. Del resto quello che tutti auspichiamo è sederci attorno a un tavolo per confrontarci su un percorso che – ripeto – deve portare alla pace. Sono le stesse parole che ho sentito dal cardinale Matteo Zuppi e da Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii e della comunità islamica bolognese, che ha invitato ad andare avanti sulla strada del dialogo".

Il gesto di Lepore di affiggere la bandiera israeliana accanto a quella palestinese e a quella della pace non è bastato a rasserenare gli animi?

"Sostengo al cento per cento la decisione del sindaco. Ci aspettavamo qualche contestazione, ma questa è l’ora di andare oltre le divisioni. Quindi ringrazio i parlamentari bolognesi del Pd (Andrea De Maria, Sandra Zampa e Virginio Merola) che hanno chiesto rispetto per le vittime della Shoah, evitando provocazioni in vista del Giorno della Memoria del 27 gennaio".

Siete preoccupati di manifestazioni antisemite visto che si avvicina il ricordo delle vittime dell’Olocausto?

"Durante l’ultima manifestazione dei giovani palestinesi un ragazzo ha detto di sentirsi offeso dalla bandiera israeliana appesa al Palazzo comunale. Questo mi ha dato e mi dà molto dispiacere. Non nascondo che siamo preoccupati ed è proprio per questo che è necessario che chi ci amministra non alimenti un clima già poco sereno".

Il sindaco Lepore, sulle parole di Clancy e le critiche da parte della sua maggioranza per la bandiera d’Israele, si è limitato a dire che "è importante che ognuno esprima le proprie opinioni". Che cosa risponde?

"Ripeto: sto con il sindaco al cento per cento. Del suo gesto c’era bisogno".

Il saluto romano di Elon Musk durante l’insediamento di Trump è stato criticato dal Pd emiliano-romagnolo e dal suo segretario Luigi Tosiani. Lei come l’ha vissuto?

"Non so se effettivamente volesse fare un saluto romano. Di certo, se l’intento fosse questo, lo condannerei e prenderei le distanze".