Elezioni Bologna, Grazia Guazzaloca: Isabella Conti va oltre i partiti. Serve il coraggio

La figlia del sindaco del ribaltone apprezza l’avvocata: "Non m’interessa se è renziana. Ciò che conta sono idee e capacità"

Grazia Guazzaloca, figlia del sindaco del ribaltone del 1999 (a destra)

Grazia Guazzaloca, figlia del sindaco del ribaltone del 1999 (a destra)

Bologna, 9 aprile 2021 - "Si vada oltre le quote rosa, le strategie politiche, le casacche di partito. Isabella Conti ha dimostrato nei fatti di essere un’ottima amministratrice. E una donna coraggiosa". Grazia Guazzaloca, figlia del sindaco del ribaltone del 1999, ricorda quegli anni. "Anni in cui c’era chi aveva il coraggio delle idee. Coraggio che oggi mi pare manchi...". Renzi ha lanciato la sindaca di San Lazzaro come possibile candidata a Bologna. Crede che potrebbe avere quel coraggio di cui parla? "Credo proprio di sì. I voti si devono prendere strada per strada, cittadino per cittadino, perché si ha un’idea da proporre con determinazione. La sindaca Conti, al di là di Renzi, le casacche, Italia Viva, è una donna che si è battuta contro la Colata di Idice. Ha avuto la forza di opporsi a un sistema di potere". Dicono, però, che le sia arrivata un’investitura da Renzi. Per una precisa strategia politica, volta a stanare il neosegretario Pd Letta... "Non mi interessa. La Conti ha da sempre tantissimi attestati di stima. E non perché è renziana o non renziana. Perché è brava, competente, ama il territorio che sta amministrando. Chi vive la quotidianità di una città vuole solo potersi fidare di un sindaco, conoscere le sue idee. Oggi con la pandemia e tutto ciò che ne consegue, ciò che conta non è essere di questo o quest’altro partito. Ma trovare una persona capace e di prendere in mano questa situazione difficile" . La questione femminile c’è. Nelle cinque grandi città al voto il centrosinistra non ha can didate... "Da un punto di vista del ruolo della donna in politica, infatti, è importante riuscire ad arrivare a delle candidature forti. Non ne possiamo più di passi indietro, donne in secondo piano. È dovere della politica andare oltre alla teoria sulla lotta alla disparità di genere, salvo poi lasciare tutto com’è. Con i giochi di potere sempre in mano agli uomini. È il momento, come ha detto Pier Ferdinando Casini, di una candidatura femminile. Di nomi spendibii in città ce ne sono tanti...". Se si candidasse alle primarie, voterebbe la Conti? "Mi sembra un po’ presto. E comunque io sono una semplice cittadina... Ma penso che su di lei potrebbe convergere anche una fascia di moderati che non si sente rappresentata da candidati troppo schiacciati a sinistra". Bologna Civica si è spostata verso il centrodestra... "Si tratta di un’associazione che può fare molto bene per la città. E che va ascoltata. Come vanno ascoltati tutti quei mondi, moderati, che vanno aggregati. La Conti l’ha fatto a San Lazzaro, Bonaccini in Regione, dove c’era una lista civica che ha allargato il campo. Non c’è alcuna vittoria scontata. E io ne so qualcosa!". Emily Clancy, di Coalizione civica, ha bollato il dibattito sulle Comunali come sterile. Da cittadina, come lo definisce? "Oggi ci sono problemi molto reali, serve capire chi è più portato per risolverli. Il dibattito sulle primarie o in quale coalizione stare credo sia secondario rispetto alle ricette da mettere in campo per uscire dalla crisi". Lei è in prima linea con il gruppo-comitato ’Diritto alla scuola’. Una donna sindaco potrebbe essere la svolta anche su questo tema? "La scuola è un tema di tutti. La Conti ha dimostrato d’interessarsene sul campo: dai nidi gratis fino ad organizzare l’ultimo giorno di scuola in presenza".

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