Ius soli e bimbi stranieri: legge alla Camera, Bologna esulta

Il sindaco: “Una bellissima notizia“. A febbraio lo Ius soli venne introdotto nello Statuto comunale, primo caso in Italia

Per i ‘nuovi bolognesi’ ci sarà una ‘Festa della cittadinanza’ il 20 novembre

Per i ‘nuovi bolognesi’ ci sarà una ‘Festa della cittadinanza’ il 20 novembre

Bologna, 26 maggio 2022 - Lo ius scholae approda alla Camera. La proposta di legge sulla cittadinanza sarà in discussione dal 24 giugno. Lo ha deciso ieri la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. "È una bellissima notizia", commenta a caldo il sindaco Matteo Lepore . Ora il Parlamento, precisa il primo cittadino, "ha l’opportunità di approvare una legge storica e riconoscere ai tanti bambini e ragazzi che nascono in Italia da genitori stranieri, o che qui crescono e studiano, il diritto di essere italiani al pari dei loro compagni di banco". Bologna, ricorda il sindaco, "è fortemente impegnata in questa battaglia di civiltà, con l’introduzione di questo principio nello statuto comunale e con il conferimento della cittadinanza onoraria a queste ragazze e ragazzi".

Lepore si è impegnato da tempo per fare di Bologna l’apripista sul diritto alla cittadinanza per gli stranieri nati in Italia. Il nostro è stato infatti il primo Comune ad avere all’ interno dello statuto il principio dello ius soli. Che non è previsto nell’ordinamento italiano. Nel febbraio scorso, in consiglio comunale, è stato approvato un ordine del giorno – presentato dal consigliere Siid Negash (lista Matteo Lepore sindaco), firmato da tutta la maggioranza – in cui, oltre a prevedere a tutte le persone nate a Bologna la cittadinanza ordinaria, si prevede anche che chi è nato all’estero, ma ha completato un ciclo intero di studi, possa ricevere la cittadinanza. Il provvedimento coinvolge circa undicimila bambini tra zero e 17 anni nati sotto le Due Torri da genitori immigrati.

L’obiettivo dichiarato – e annunciato da Lepore già in campagna elettorale – era, appunto, lanciare una campagna che facesse "capire al Parlamento la necessità di cambiare le regole sulla cittadinanza". Perché adesso "il nostro Paese riconosce determinati diritti agli stranieri soltanto quando ne ha bisogno".

Si è trattato di "iniziative non solo simboliche – afferma ora Lepore – ma che aiutano a creare consapevolezza e ad estendere passo dopo passo la frontiera dei diritti e dei doveri. Continueremo a sostenere ogni iniziativa per arrivare a un voto favorevole".

Per chi diventerà cittadino bolognese è stato deciso di istituire una ‘Festa della cittadinanza’ il 20 novembre, in occasione la giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Un’occasione pubblica per promuovere nelle scuole la riflessione sul tema in modo trasversale, dedicando ore di didattica. Una giornata in cui ai nuovi bolognesi saranno consegnati una copia dello Statuto del Comune, un kit di cittadinanza e un attestato personalizzato a ricordo della giornata.

Dopo una lunga discussione a oltranza in aula, l’ordine del giorno venne approvato con 26 voti favorevoli (sindaco, Partito democratico, Coalizione civica, lista Matteo Lepore sindaco, Movimento 5 stelle, Anche tu Conti, Verdi), tre contrari (Lega Salvini premier) e otto non votanti (Fratelli d’Italia, Bologna ci piace, Forza Italia).

Luca Orsi

 

 

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