Ius Soli, Salvini accusa Lepore: “Fa comizi nelle scuole”. E il sindaco lo invita a Bologna

Gli incontri del Comune, dedicati alla cittadinanza ai bambini stranieri, arrivano in parlamento. Scoppia la polemica fra Lega e Pd, i Dem: “Attacco indegno”

Il ministro Salvini e il sindaco Matteo Lepore

Il ministro Salvini e il sindaco Matteo Lepore

Bologna, 14 marzo 2023 – Lo Ius Soli arriva – di nuovo – fino in Parlamento: Salvini attacca e Matteo Lepore risponde. E tutto parte da un video, postato sulla pagina Facebook del leader del Carroccio, in cui il primo cittadino felsineo tiene una lezione in una scuola, proprio sul tema della cittadinanza ai bambini stranieri.

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"Comizio del sindaco Pd nelle scuole di Bologna con ragazzine e ragazzini per 'promuovere il principio dello ius soli'. Imbarazzante". Scrive il segretario leghista. E la risposta di Lepore non si è fatta attendere: “Invito Salvini a Bologna a parlare con i ragazzi delle nostre scuole insieme a me, cambierebbe idea sullo Ius Soli. Loro sono il futuro e si sentono tutti italiani. Non hanno bisogno di odiare, ma di sentirsi parte della nostra comunità. Con parità di diritti e doveri”.

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La difesa di Merola

E’ ieri che il sindaco dem ha incontrato ragazze e ragazzi delle classi seconde e terze secondarie di primo grado per affrontare i temi legati al diritto di cittadinanza. Si è trattato del primo di una serie di incontri di sensibilizzazione sul tema.

Scontro alla Camera fra Lega e Pd

Ma il tutto, si è tramutato in un baleno in uno scontro in aula alla Camera tra Lega e Pd. "Il Pd fa il lavaggio del cervello ai ragazzi", è l'accusa del leghista Rossano Sasso in aula chiedendo che il ministro Giuseppe Valditara venga a riferire in merito all'episodio in aula.

"Il sindaco di Bologna - ha detto Sasso in aula - stamattina ha attuato un nuovo insegnamento nelle nostre scuole. Davvero grave e inaccettabile che il sindaco Pd abbia tenuto una lezione, in merito allo Ius Soli a ragazzini di 11 anni predisponendo un vero e proprio lavaggio del cervello".

"Un sindaco non può dire che la legge bolognese è più giusta di quella italiana e che chiunque arriva in Italia è italiano, esiste lo Ius Sanguinis e non lo Ius Soli. Se il Pd ha intenzione di istituire l'ora di propaganda piddina nelle scuole, presenti una proposta di legge. Il ministro Valditara venga qui al più presto a riferire su questo tentativo di indottrinamento politico nelle scuole e chiedo anche al Pd di farci capire cosa pensano loro di questo nuovo modello targata Schlein: se vogliono fare propaganda politica lo facciano fuori dalla scuole".

De Maria – Merola: “Polemica infondata”

"Il sindaco Matteo Lepore non è venuto meno alle sue responsabilità istituzionali – dicono i deputati Pd Andrea De Maria e Virginio Merola -. Consideriamo il suo operato non solo legittimo, ma meritorio. Salvini e i suoi colleghi di partito se ne facciano una ragione: Bologna, sempre nel pieno rispetto delle regole democratiche, è sempre stata e sempre sarà in prima fila per la difesa e la promozione dei diritti civili e sociali. La polemica della Lega è inaccettabile ed infondata".

"La scuola è luogo di confronto e conoscenza. Suonano dunque davvero strane le parole che esponenti della Lega, Salvini in testa, hanno pronunciato oggi contro il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, per il suo intervento sullo ius soli – si aggiunge la senatrice del Pd Sandra Zampa -. Non si capisce quale sarebbe il problema di un sindaco che illustra a giovani studenti la questione della cittadinanza che spesso per altro interessa i loro coetanei, magari compagni di classe. Una cosa però è fuori dubbio: i giovani sapranno giudicare da soli leader politici così spaventati e ostili all'affermazione dei diritti e incapaci di pensare il futuro. Confidiamo in loro e nell'intelligente iniziativa di sindaci come Lepore".

Lisei (FdI): “Indottrinamento inaccettabile”

Non solo dalla Lega, ma si levano voci pure tra le fila di Fratelli d’Italia, così il senatore Marco Lisei: “Il Sindaco sta girando le scuole cittadine per porre in essere un vero e proprio indottrinamento agli studenti per promuovere la cittadinanza facile per gli immigrati. È giunta l`ora che i veterocomunisti si tolgano dalla testa di considerare le scuole come delle case del popolo utili solo a portare avanti idee di parte, attaccare il Governo e chi è stato legittimamente eletto. Ai nostri giovani deve essere insegnato il pensiero critico, non inculcata un`ideologia". 

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