Ius soli, è scontro Salvini-Lepore: nella bufera l’incontro alle medie

Il ministro sulla visita del sindaco alle Lipparini: "Un comizio". La replica: "Venga con me e cambierà idea". Attacchi di Carroccio e Fd’I, chiesto l’intervento del ministro Valditara. De Maria: "Critiche inaccettabili".

Ius soli: è scontro Salvini-Lepore

Ius soli: è scontro Salvini-Lepore

Bologna, 15 marzo 2023 – Lo Ius soli alla bolognese scatena una polemica in Parlamento. Nell’occhio del ciclone finisce il sindaco Matteo Lepore, bersaglio di attacchi da parte della Lega (è Matteo Salvini a dare fuoco alle polveri, e dal Carroccio vengono le accuse più dure) e di Fratelli d’Italia. A innescare la miccia è l’incontro del primo cittadino, lunedì mattina, con studenti di seconda e terza media alle scuole Lipparini. Il primo di "un nuovo ciclo di dodici appuntamenti nelle scuole per promuovere il diritto di cittadinanza" per chi nasce e cresce a Bologna.

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Lapidario il messaggio del segretario leghista Salvini sui suoi canali social, a corredo di un video di Lepore a scuola: "Comizio del sindaco Pd nelle scuole di Bologna con ragazzine e ragazzini per ‘promuovere il principio dello Ius soli’. Imbarazzante".

Il sindaco replica su Twitter: "Invito Salvini a Bologna a parlare con i ragazzi delle nostre scuole insieme a me. Cambierebbe idea sullo Ius Soli. Loro sono il futuro e si sentono tutti italiani. Non hanno bisogno di odiare, ma di sentirsi parte della nostra comunità. Con parità di diritti e doveri".

Marco Lisei, senatore di Fratelli d’Italia, attacca il sindaco (che definisce "talebano di sinistra") denunciando "un inaccettabile indottrinamento agli studenti per promuovere la cittadinanza facile per gli immigrati".

"Ai nostri giovani – afferma Lisei – deve essere insegnato il pensiero critico, non inculcata un`ideologia". Fd’I "si opporrà con forza a questa iniziativa e interrogheremo il Governo".

Anche perché Lepore "non si sarebbe limitato a illustrare le leggi del nostro ordinamento, ma avrebbe speso giudizi negativi su di esse promuovendo una sorta di `Ius soli in salsa bolognese`".

E proprio dai banchi di Fd’I in Comune parte una "segnelazione" a Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito. La firma Stefano Cavedagna, capogruppo dei meloniani, che riassume la vicenda chiede al ministro di "valutare le opportune azioni tese a fermare questa attività in palese violazione dei princcipi dell’ordinamento scolastico".

In soccorso al sindaco si schiera Andrea De Maria, deputato Pd: "Lepore – commenta – non è venuto meno alle sue responsabilità istituzionali. Consideriamo il suo operato non solo legittimo, ma meritorio. Gli attacchi della Lega sono inaccettabili".

"La scuola è luogo di confronto e conoscenza – afferma la senatrice Pd Sandra Zampa –. Suonano dunque davvero strane le parole che esponenti della Lega, Salvini in testa, hanno pronunciato oggi contro il sindaco Lepore per il suo intervento sullo Ius soli".

Secondo la senatrice dem "non si capisce quale sarebbe il problema di un sindaco che illustra a giovani studenti la questione della cittadinanza che spesso per altro interessa i loro coetanei, magari compagni di classe". Una cosa però "è fuori dubbio: i giovani sapranno giudicare da soli leader politici così spaventati e ostili all’affermazione dei diritti e incapaci di pensare il futuro".

In Comune si scaldano anche i civici di Bologna ci piace. La capogruppo Samuela Quercioli definisce "grave" l’iniziativa del sindaco, "in quanto è evidente che viene utilizzata per uno scopo politico che neppure compete all’amministrazione di Bologna: promuovere il percorso dello Ius soli". Sulla stessa linea il capogruppo leghista Matteo Di Benedetto: "Lo Ius soli è una proposta politica di un partito. Promuoverla nelle scuole usando la veste da istituzionale da sindaco è un atto gravissimo. Fuori la propaganda dalle aule".

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