ROSALBA CARBUTTI
Politica

L’assemblea dei circoli. Pd, rabbia e speranza. Chiudono 33 sedi: "Vogliamo rispetto"

Il tesoriere Gualandi: "Alla fine se ne salvano 62 su 95". La segretaria carica i cento militanti in via Andreini: "Saremo più forti". Rammarico da chi guida gli avamposti dem: "Sono la nostra vita"

Il tesoriere Gualandi: "Alla fine se ne salvano 62 su 95". La segretaria carica i cento militanti in via Andreini: "Saremo più forti". Rammarico da chi guida gli avamposti dem: "Sono la nostra vita".

Il tesoriere Gualandi: "Alla fine se ne salvano 62 su 95". La segretaria carica i cento militanti in via Andreini: "Saremo più forti". Rammarico da chi guida gli avamposti dem: "Sono la nostra vita".

"Andrà tutto bene, siamo uniti", rassicura le truppe Valerio Gualandi, tesoriere del Pd di Bologna, dopo aver annunciato la chiusura di 33 sedi. Il clima, poco prima di entrare all’assemblea dem nella sede della Federazione di via Andreini, tra i segretari di circolo è teso. Arrivano tutti alla spicciolata, dalle 20, mentre al Costa Arena, Ugo Mazza, ex segretario della sezione del Pci di via della Repubblica, che presto dovrebbe abbassare la serranda, presenta il libro ‘Segretario per caso’, organizzata proprio dalla Fondazione Duemila, proprietaria degli immobili in uso ai circoli Pd. Una coincidenza o un paradosso che strappa un sorriso amaro fra i dem presenti.

Tra i segretari di circolo c’è chi preferisce il silenzio chi, invece, promette battaglia anche davanti ai microfoni delle ‘Iene’, la trasmissione Mediaset in città per documentare la crisi del partitone che fu. È il caso di Federico Diamanti del circolo Andrea Costa “inglobato” nella Casetta Rossa di via Bastia, una delle sedi più pregiate in uso al Pd bolognese e le sezioni più a rischio chiusura, per una riqualificazione immobiliare: "Alzi la mano – dice rivolto alla platea – chi è stato venduto come me... E poi, vorrei sapere, da chi? Io combatterò fino alla fine per il mio circolo". Il tema caldo, di cui si discute da qualche settimana, è il debito monster di 4 milioni di euro a causa di affitti non pagati alla Fondazione Duemila e all’Immobiliare Porta Castello. Per questo, in via Andreini, l’assemblea è partecipatissima con oltre 100 persone tra segretari di circolo e militanti. La segretaria provinciale dem, Federica Mazzoni, dopo le voci su Enrico Di Stasi, segretario cittadino, possibile successore alla guida della segreteria, cerca di stemperare il clima e, proprio con Di Stasi, si fa immortalare in una “foto unitaria”. "Dobbiamo riorganizzare il partito per essere più forti e fare politica", dice ai tanti presenti, poi passa la parola al tesoriere Gualandi che illustra il piano di risanamento del debito, specificando che verrà sacrificato un terzo delle sedi complessive. In pratica, ne resteranno 62 su 95, compresi però nel conteggio anche gli immobili in affitto da privati, con 33 circoli costretti a chiudere la serranda, 18 da restituire alla Fondazione Duemila e 15 all’Immobiliare. Gerardo Solimine del Giusti Ferrarini a Borgo Panigale è preoccupato: "Così il rischio è che sparisca il presidio territoriale del Pd nella zona...". Altri, comunque, non perdono l’ottimismo come Raffaele Tomba che il circolo di Monterenzio con altri militanti, l’ha acquistato, mentre i 5 circoli di Valsamoggia hanno realizzato per il partito 100mila euro. Una solidarietà che ha strappato un applauso in sala. Il più duro è Riccardo Rivani del centro Feste di Minerbio prossimo alla chiusura: "Qui hanno speso sudore e fatica tanti compagni. Per loro questa sede è la loro vita. Vogliamo rispetto e noi rimarremo finché non ci manderanno via…".

L’elenco dei circoli da salvare, dopo una riunione fiume, alla fine non è stato reso noto. La fase due, quella della rimodulazione dei circoli, durerà fino al 30 aprile, quando partirà il piano. Che ha un altro elemento: metà del debito, quasi due milioni, verrà restituito in 20 anni alla Fondazione, con rate di 100mila euro ogni 12 mesi. Gli affitti, come previsto, verranno pagati in anticipo di tre mesi, e avranno rincari del 10%. Insomma, la fase tre sarà capire quali, tra i circoli salvi, resisterà.