Bologna, i lavoratori votano Elly Schlein: "Sei l’ultima speranza"

Il racconto del tour della segretaria tra i dipendenti delusi, arrivati da tutta Italia. L’ex delegato Fiom: "Ci giochiamo tutto". Gli esodati del Superbonus: "Salvaci"

Bologna, 7 maggio 2023 – “La piazza c’è, il popolo c’è, abbiamo bisogno di chi ci rappresenta, noi siamo la classe più debole. Io credo che questa con te sia l’ultima stagione. Se non riusciamo con te, non riusciamo più". Nel popolo che ieri mattina ha invaso piazza Maggiore c’era ogni tipo di istanza, ed Elly Schlein ha cercato di raccogliere le idee, specie da quel versante Fiom-Cgil di un rosso a tinta unita.

In 30mila in piazza a Bologna a manifestare contro il Governo
In 30mila in piazza a Bologna a manifestare contro il Governo

Ad agganciare la segretaria è stato Stefano Valenti, ex delegato Fiom di Ancona ora in pensione. Il succo del discorso, mutuato anche da altri, è chiarissimo: Elly Schlein come Obi Wan-Kenobi per la principessa Leia. "Sei la nostra unica speranza". Dentro c’è anche un rapporto da far rifiorire con i grillini. "Quando i Cinque Stelle hanno fatto la cosa del limite dei rinnovi contrattuali bastava un pezzetto così – fa il gesto con la mano Valenti –. Non si può licenziare una persona dopo sei mesi e poi prendere un altro. Il male del Paese è il precariato".

Poco più in là ci sono alcuni dipendenti precari dei Pronto soccorso. Intanto la selezione musicale dell’evento organizzato da Cgil-Cisl-Uil arriva a Rino Gaetano, ma prima la selezione ha ‘osato’: Bowie con ‘Heroes’, i Clash e infine la new entry Lazza. ‘Cenere’ metafora di una sinistra schienata che vuole riprendersi un’identità? "Elly, adesso stacchiamo e andiamo al lavoro. Ma siamo qui per te, tu puoi cambiare le cose", la richiesta di Giulia e Lucia, tra quei precari ospedalieri.

Gli ‘esodati’ del Superbonus distribuiscono volantini, pure loro riescono a bloccare Schlein. "Abbiamo figli da sfamare fuori casa, la situazione è drammatica, abbiamo debiti enormi – spiega Giuseppe arrivato da Ravenna –. Ho casa distrutta e ci stanno lasciando in mezzo alla strada". Gli fa eco Tatiana da Senigallia. "In Italia migliaia di persone sono state lasciate sole dallo Stato, un colpo al cuore".

In piazza ci sono anche le lavoratrici di La Perla, uno degli striscioni ha la forma di un reggiseno. "La situazione è tragica. Adesso in azienda a Bologna siamo 320, più le altre nei pochi negozi di vendita che sono rimasti. Non c’è nessuna politica di sviluppo, molte lavoratrici che hanno competenze professionali stanno lasciando le attività e si sta perdendo un patrimonio professionale. Questo non lo consentiremo", Stefania Pisani, segretaria della Filctem Cgil Bologna, ha raccontato così al segretario generale Maurizio Landini la vicenda delle lavoratrici dell’azienda di intimo. Tanti infine gli esponenti dem presenti a bordo palco. Dall’assessore regionale Raffaele Donini all’assessore comunale Luca Rizzo Nervo, fino alla segretaria provinciale Federica Mazzoni e al segretario regionale Luigi Tosiani, oltre al deputato Andrea De Maria che ha allontanato qualche mugugno anti-casta. "Grande partecipazione, giusto che la politica ci fosse"

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