Bologna, Lepore difende Santori dopo le critiche al Pd: "In Comune è un valore aggiunto"

Il primo cittadino e gli attacchi dal mondo dem al consigliere: "Per fortuna non siamo circondati solo da 'Yes man'"

Il sindaco Lepore e Mattia Santori

Il sindaco Lepore e Mattia Santori

Bologna, 1 ottobre 2022 - Le critiche di Mattia Santori al Pd (“è malato, senza energie, bisogna andare oltre“) non smettono di far discutere.  Dopo il fuoco di fila dei dem che chiedevano al leader delle Sardine  “maggior rispetto“ e di “scendere dal piedistallo“, è arrivata la difesa (quasi) incondizionata del sindaco Matteo Lepore. Nonostante qualche gaffe e precedenti attacchi al Pd (nel 2021 definì l’ex partitone “tossico“), per il primo cittadino le critiche di Santori, oggi consigliere delegato al Turismo e alle politiche giovanili, “vanno ascoltate“. Nessun errore, insomma, aver candidato Santori (che comunque fece il boom di preferenze) per Lepore che – conferma alla ’Dire’ – in Comune è “un valore aggiunto”. Il motivo? .“Stiamo lavorando bene e per fortuna non siamo circondati da ‘yes man’ o ‘yes woman’, ma da persone adulte che si assumono la responsabilità del loro pensiero“, dice in difesa del suo consigliere delegato.

Leggi anche Santori e la 'sconfitta Pd' alle urne: "Il partito rifletta" Una replica non tanto ai dirigenti locali, come il vicesegretario dem di Bologna Matteo Meogrossi, che  ha chiesto alla Sardina  “rispetto per la comunità del partito“, ma soprattutto alla minoranza dem che, con Dario Mantovani, ha puntato il dito sulla scelta del partito di candidarlo in lista (escludendo, invece, i ’ribelli’ che votarono per Isabella Conti alle primarie). Lepore, comunque, vista la bufera, invita tutti ad “abbassare i toni, per recuperare l’ascolto come metodo e il rispetto reciproco come valore”. Secondo il sindaco, non si deve zittire chi pone critiche e problemi da fuori, “anche se   le osservazioni possono sembrare dure o non condivisibili.   Soprattutto se arrivano da chi vuole rimboccarsi le maniche, magari entrare nel Pd e aiutarci a cambiarlo in meglio”, insiste il primo cittadino. Parole non dissimili da quanto detto ieri dalla storica portavoce di Prodi, la senatrice Sandra Zampa,  che aveva chiesto rispetto per un giovane come Santori che ha deciso di partecipare.  Per Lepore “non possiamo discutere tutti della sconfitta e aprire una riflessione profonda nel partito, salvo poi  irrigidirci o attaccare chiunque esprima posizioni critiche”. Insomma, dice il sindaco, “abbassiamo i toni e mettiamoci tutti all’ascolto per rigenerare il Pd”. Infine, la conclusione di  Lepore, è un invito a iscriversi    al Pd e a partecipare al prossimo Congresso. Che, stando alle quattro fasi dettate dal segretario Enrico Letta, dovrebbe tenersi   a marzo.

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