Lucia Borgonzoni, nuovi fondi a Bologna: "Lepore non mi coinvolge"

La sottosegretaria leghista: "Il sindaco non m’interpella per motivi ideologici. E intanto arrivano 584mila euro per la digitalizzazione del patrimonio culturale"

Lucia Borgonzoni

Lucia Borgonzoni

Bologna, 16 dicembre 2021 - Digitalizzare volumi del fondo librario di Umbero Eco, testi rari della biblioteca giuridica ’A. Cicu’, microfilm e 6mila preziosissime carte geografiche. E per musei e biblioteche, via libera a investimenti in grado di rendere disponibili al pubblico 10mila nuove risorse digitali con un milione e 500mila immagini migrate dai server attuali a una nuova piattaforma digitale. Tutto questo sarà possibile possibile grazie ai fondi del ministero della Cultura con Cassa depositi e prestiti che dà alla nostra città 584mila euro. Lo annuncia la sottosegretaria alla Cultura, la leghista Lucia Borgonzoni (foto) , che dopo il dossier ‘Portici Unesco’ è in campo per altri progetti in grado di valorizzare il nostro patrimonio culturale. Ciò nonostante, "il sindaco Matteo Lepore dopo i Portici non mi coinvolge. Io sono disponibilissima a lavorare per la mia città, ma il primo cittadino per blocchi ideologici – visto che sono della Lega – preferisce non consultarmi".

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Si aspettava una maggiore considerazione? "Non sono dispiaciuta per me, ma per i bolognesi che, così, rischiano di perdere occasioni importanti. E dire che sono tanti i sindaci, anche di centrosinistra, che m’interpellano per diverse questioni. Curioso che Lepore non voglia lavorare con me che sono bolognese. Quando si vogliono ottenere risultati per la città si dovrebbe andare oltre il colore politico...".

Che cosa dovrebbe fare il Comune? "Ci sono tante questioni che vanno seguite perché vadano in porto. Ma da Roma non sempre si può sapere tutto: ci vorrebbe maggior collaborazione".

Intanto, però, il fondo cultura del ministero dà un bell’aiuto alla digitalizzazione del nostro patrimonio... "Sulla digitalizzazione ci st iamo investendo da anni. Del resto, nel periodo del Covid abbiamo visto che senza questi strumenti non saremmo riusciti ad avvicinare le persone. Ma per Bologna ci sono altre opportunità, a partire dai bandi del Pnrr".

Qualche esempio? "Il bando sui giardini storici, ad esempio, ma ci sono anche altri fondi sulla digitalizzazione. C’è poi da incentivare le imprese creative: il ministero dell’Istruzione sta lavorando su un incubatore per start up, a breve partiranno i bandi. E sono sicura che Bologna e l’Emilia-Romagna faranno la parte del leone".

Altri finanziamenti in arrivo sotto le Due Torri? "Sono in graduatoria finale quelli per Villa Aldini, l’ex parcheggio Giuriolo e la ristrutturazione del teatro Comunale".  

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