Spese pazze Emilia Romagna, Manes Bernardini condannato a 2 anni e 4 mesi in appello

L'ex consigliere regionale è accusato di peculato, per le spese messe a rimborso del gruppo tra il 2010 e il 2011. Ora il ricorso in Cassazione

Manes Bernardini (FotoSchicchi)

Manes Bernardini (FotoSchicchi)

Bologna, 25 settembre 2019 - La Corte d'Appello di Bologna, presieduta dal giudice Gabriella Castore, ha condannato alla pena di due anni e quattro mesi l'ex consigliere regionale della Lega Manes Bernardini, accusato di peculato, per le spese messe a rimborso del gruppo tra il 2010 e il 2011.

Nel marzo del 2017 Bernardini venne condannato in primo grado a due anni e sei mesi, mentre ricopriva la carica di consigliere comunale, nonché capogruppo, della lista civica 'Insieme per Bologna', ruolo da cui si dimise subito dopo la sentenza.

A Bernardini venivano contestate, in particolare, alcune spese nei ristoranti, una serie di acquisti, tra cui dei cd musicali e un decoder Samsung, un abbonamento biennale da 3.752 euro a un sistema di ricerca e aggiornamento online per avvocati e due consulenze da 1.500 euro: la prima a una ragazza che, secondo la ricostruzione della Procura, si occupava di accogliere gli ospiti delle iniziative elettorali di Bernardini durante la campagna elettorale per le elezioni comunali di Bologna del 2011, e la seconda a una praticante dello studio legale dello stesso ex consigliere, che però non si sarebbe mai vista in Regione.

La Procura generale aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado, ma il collegio di giudici ha riconosciuto un parziale sconto di pena dovuto a due attenuanti, in riferimento all'acquisto di una banca dati e di alcune spese inferiori a 50 euro.

Il professor Vittorio Manes, legale di Bernardini, ha fatto sapere che ricorrerà in Cassazione. Le motivazioni saranno disponibili entro 90 giorni. 

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