Bologna, Merola: "Boicottate Justeat e gli altri big"

L'affondo del sindaco che invita a non ordinare cibo a domicilio "da chi sfrutta". I giganti del food delivery hanno disertato la firma della prima carta dei diritti che tutela i rider

La preparazione di una pizza (foto Ansa)

La preparazione di una pizza (foto Ansa)

Bologna, 31 maggio 2018 - Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, invita a non ordinare cibo a domicilio "da chi sfrutta". "C'è un potere bellissimo ed enorme: se ordinate una pizza da uno che sfrutta, avete la possibilità di ordinarla da uno che non sfrutta. I bolognesi su questo saranno molto attenti. Un invito a boicottare chi non ha firmato? Certamente". Così ha detto il primo cittadino a margine della firma della prima carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano, voluta e pensata per tutelare i riders, i fattorini del cibo. Una firma disertata da molti giganti del food delivery, impegnati nella consegna di cibo a domicilio, attivi a Bologna come Justeat, Deliveroo, Glovo e Foodora.

CARTA RIDERS_31487004_190536
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La carta dei riders contiene "doveri e diritti di informazione, diritti a un compenso equo e dignitoso, la non discriminazione per il recesso, la tutela dei dati personali, il diritto alla salute e alla sicurezza", aveva spiegato qualche giorno fa l'assessore al lavoro Marco Lombardo. 

Il documento è stato firmato da Merola, Lombardo, da Riders Union Bologna, dai segretari di Cgil, Cisl e Uil e dai vertici di Sgnam e Mymenu, marchi della nuova società Meal srl.

La carta è nata dalle sollecitazioni che Riders Union ha rivolto all'amministrazion lo scorso dicembre e dal lavoro di un tavolo al quale hanno partecipato anche le aziende che poi non sono state tra le firmatarie dell'accordo. Merola ha spiegato che sul tema della gig economy si sta pensando anche a una rete tra città per sollevare questo tema, "dopodiché ci sono delle direttive europee, ci auguriamo che ci sia un Governo e un Parlamento in modo che tutti i sindaci sulla base di questa esperienza riescano ad avere un quadro normativo adeguato anche per quanto riguarda i poteri delle amministrazioni locali". Da qui, appunto, il potere di scelta tra le piattaforme. 

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