Bologna, Merola contro due assessori. Mazzanti: "Sempre unanimità in giunta"

No comment dai big del partito sull'attacco del sindaco ad Aitini e Conte

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Bologna, 18 marzo 2021 - E' deflagrata nel tardo pomeriggio e ha fatto impazzire gli smartphone di tutti gli addetti ai lavori, la notizia che il Carlino.it ha divulgato sull'attacco del sindaco Virginio Merola a due assessori della sua giunta, Alberto Aitini e Davide Conte, 'rei' secondo il primo cittadino - che ha scritto in una chat - di aver utilizzato il lavoro dell'amministrazione comunale per la campagna elettorale e loro fini personali, e di essere stati quindi "sleali" e di doversi "vergognare".

Sullo sfondo, ovviamente, le prossime elezioni comunali. Da tutti i big del partito però, da Matteo Lepore fino ad Andrea De Maria, passando per gli altri componenti della giunta Merola, per ora è arrivato un secco no comment sulle parole del sindaco. Non hanno commentato nemmeno gli assessori Conte e Aitini, quest'ultimo non prenderà parte con i suoi sostenitori ai lavori della Direzione di stasera. Alcuni potrebbero fare un passaggio sul punto in Direzione. Lo stesso segretario di Federazione, Luigi Tosiani, potrebbe dire qualcosa nel suo intervento iniziale.

La giunta è al riparo o rischia di spaccarsi? L'unico a compiere un passaggio nel merito è l'assessore al Traffico Claudio Mazzanti, vicino a Lepore - possibile candidato a sindaco Pd assieme ad Aitini, si va verso le primarie -  e allo stesso Merola. "Non ne so nulla di queste presunte parole del sindaco, io sono stato tutto il pomeriggio impegnato per motivi personali - sottolinea Mazzanti -. Quello che so però, se mi dite che Merola avrebbe rivendicato il lavoro di tutta la giunta e ammonito sul suo utilizzo a fini personali,  è che almeno da quando ci sono io le scelte più importanti della giunta sono state prese tutte all'unanimità, senza la minima spaccatura, senza nessuno che dicesse uno parola. Quindi mi pare assai strano che qualcuno abbia da dire oggi qualcosa su alcuni provvedimenti - rincara Mazzanti -. Perché se si fosse stati in disaccordo, allora provvedimenti avrebbero potuto essere contestati a tempo debito. Ripeto, non ho mai visto una giunta così coesa e così convinta".

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