ROSALBA CARBUTTI
Politica

Michele de Pascale chiude la giunta: il ruolo di Elena Ugolini in bilico

Elena Ugolini rischia il posto di capogruppo di Rete Civica mentre si definiscono i ruoli dell'opposizione in Assemblea.

Elena Ugolini rischia il posto di capogruppo di Rete Civica mentre si definiscono i ruoli dell'opposizione in Assemblea.

Elena Ugolini rischia il posto di capogruppo di Rete Civica mentre si definiscono i ruoli dell'opposizione in Assemblea.

Michele de Pascale sta chiudendo la sua giunta e, contemporaneamente, si stanno definendo anche i ruoli dell’opposizione. Il dibattito, come riportato dal Carlino nei giorni scorsi, ha come focus la posizione dell’ex candidata di centrodestra Elena Ugolini. Che, stando ai rumors, rischia il posto di capogruppo di ’Rete Civica’, frutto del risultato elettorale della sua lista ’Elena Ugolini presidente-Rete Civica’.

Il nodo? Marco Mastacchi non vorrebbe lasciare la guida della sua creatura civica, già presente in consiglio regionale dal 2020, complicando così la partita per l’ex presidente del Malpighi (che tra l’altro ha lasciato il suo incarico al liceo). Una situazione non tanto gradita, tant’è che dallo staff di Ugolini si sottolineano due semplici dati.

"Alle Regionali del 2020 la lista ’Rete civica per Lucia Borgonzoni presidente’ aveva conseguito l’1,7 per cento, mentre la lista civica per ’Elena Ugolini presidente’ nelle ultime elezioni ha conseguito il 5,1 per cento dei consensi. Questo salto, che triplica i voti della lista, sarebbe da attribuire proprio alla figura di Elena Ugolini", è il ragionamento. Da qui, visto l’ottimo risultato, tra l’altro non previsto dai sondaggi pre-elezioni, "non prendere su di sé la responsabilità del ruolo di capogruppo sarebbe come tradire la fiducia che gli elettori le hanno dato", incalza l’entourage dell’ex candidata di centrodestra.

Ma non c’è solo il risultato della lista a spingere in questa direzione. "Alle Regionali il consigliere più votato della lista, Mastacchi, che si è presentato nella circoscrizione di Bologna, ha preso 2.428 preferenze. Mentre l’intera lista ha preso in totale 77mila voti di cui oltre 55mila senza preferenza, cioè solo con la croce sul simbolo ’Elena Ugolini presidente’. Solo a Bologna sono state oltre 19mila le schede con questa indicazione. Un segnale chiaro di fiducia espresso nella lista", è il mantra degli ’ugoliniani’.

L’ex sottosegretaria di Monti, si fa presente, "non ha chiesto incarichi perché non ne ha bisogno, ma una rinuncia sarebbe letta come una fuga e quindi come una mancanza di rispetto nei confronti degli impegni presi con gli elettori".

Le prossime ore, quindi, saranno dirimenti non solo per chiudere la squadra di de Pascale, ma anche per risolvere il risiko del centrodestra, visto che venerdì ci sarà la prima seduta dell’Assemblea legislativa. A Ugolini, in effetti, potrebbe venire offerta per incentivare il suo ruolo-guida dell’opposizione in Regione, la casella della vicepresidenza del Consiglio. Ma la partita del centrodestra è tutta in mano a Fratelli d’Italia in quanto primo partito. Oltre alla vicepresidenza del Consiglio, in ballo ci sono la guida della Commissione Bilancio e i ruoli nell’ufficio di presidenza (questore e segretario). Tra i nomi in pole per FdI ci sono Annalisa Arletti alla vicepresidenza e Giancarlo Tagliaferri alla Prima Commissione; Marta Evangelisti resta capogruppo e il segretario di presidenza forse sarà di FdI. La casella di questore potrebbe andare a Forza Italia, secondo partito di centrodestra: si prepara Valentina Castaldini se al suo posto sarà capogruppo Pietro Vignali.