Bologna, scontro Pd-Lega sulla sicurezza in Montagnola

Zanetti (Pd) apprezza le parole dell’assessore Aitini: “Sarò il nostro Central Park“ La leghista Scarano: “Siete dilettanti. Qui gli irregolari sono liberi di delinquere”

Uno dei recenti controlli delle forze dell’ordine in Montagnola (Schicchi)

Uno dei recenti controlli delle forze dell’ordine in Montagnola (Schicchi)

Bologna, 12 marzo 2018 - Secco botta e risposta fra Pd e Lega nord sulla Montagnola. Dopo le dichiarazioni dell’assessore alla sicurezza Alberto Aitini, («La Montagnola diventerà il nostro Central Park, ma la ricetta populista della Lega non serve») il dem Vinicio Zanetti si dice rincuorato», e promette «ai bolognesi che la Montagnola sarà diversa da quella vista fino a oggi». Compito «complesso e difficile», ammette, ma assicura «lotta senza quartiere a spaccio, delinquenza e degrado, anche grazie ai Daspo».

Secca la replica, durante il consiglio comunale, della leghista Francesca Scarano. Definisce Aitini «dilettante allo sbaraglio», poi lo ivnita «a frequentare» la Montagnola, per rendersi conto delle preoccupazioni dei cittadini». La Scarano punta l’indice contro «indulti e indultini, sconti di pena, accoglienza indiscriminata», e ricorda le migliaia di irregolari «liberissimi di delinquere dove e come vogliono con fogli di via e Daspo equivalenti a carta straccia». La leghista ribadisce quindi la necessità «di un presidio fisso in Montagnola, perché piccoli interventi non funzionano. Serve il presidio fisso per consentire alla cittadinanza di vivere il parco più bello e centrale della città che ad oggi è proibitivo».

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