Passante, Irene Priolo in pressing. "Si acceleri l'iter"

L’assessore ‘chiama’ il ministero. "Dopo i rallentamenti adesso si proceda". Opposizioni a Roma

Irene Priolo, difende il Passante di Mezzo

Irene Priolo, difende il Passante di Mezzo

Bologna, 8 maggio 2018 - Nessuna forzatura sul Passante. Anzi, dobbiamo muoverci il più velocemente possibile, perché siamo stati lenti». Parola dell’assessore al Traffico, Irene Priolo, che replica così al nuovo tentativo delle opposizioni in Consiglio comunale di bloccare l’opera. In aula, presente al voto anche il sindaco, la maggioranza respinge compatta l’ordine del giorno presentato dai Cinque Stelle, che chiede di sospendere l’iter del progetto in attesa della formazione del nuovo governo.

Il dibattito (alla fine del quale tutti sono rimasti sulle proprie posizioni), richiesto dai civici di ‘Insieme Bologna’, è stato un po’ snobbato dai comitati anti-Passante: tra il pubblico erano presenti cinque persone. Ma sarà sicuramente piaciuta agli stessi comitati l’arringa iniziale del civico Giulio Venturi. «Il Passante di Mezzo sarà una pietra tombale per una città come Bologna – ha attaccato il consigliere di Insieme Bologna –. Meglio pensare all’ipotesi del Passante sud, ma prima ancora bisognerebbe sostenere la ‘liberalizzazione’ del raccordo autostrada-tangenziale che offrirebbe 5 corsie per senso di marcia consentendo ad Autostrade di riscuotere il pedaggio con un sistema elettronico e con un costo dell’opera ridotto a un terzo. Inoltre – ha continuato Venturi – poiché Autostrade per l’Italia impegna 700 milioni per restare con le attuali 3 corsie per senso di marcia, siamo autorizzati a pensare male: che il contratto di concessione Anas-Autostrade sia davvero troppo vantaggioso e non divulgabile. Chiediamo alla Giunta di renderlo immediatamente pubblico».

La Priolo ha respinto quindi le accuse di forzatura istituzionale sul progetto mosse dalle minoranze. «Ricordo che il cronoprogramma che stiamo seguendo è lo stesso dell’accordo. Anzi, con anche qualche rallentamento. Noi speravamo di essere più rapidi, ma questa è la dimostrazione che gli atti vengono guardati in modo scrupoloso. Sembra che andiamo veloci e invece siamo lenti».

Il Comune è ancora in attesa della convocazione della Conferenza dei servizi, che potrebbe arrivare entro il mese. Si aspetta il ministero dei Trasporti. Intanto oggi le opposizioni bolognesi di Lega, Forza Italia eM5s (più Fratelli d’Italia) saranno a Roma per reiterare la loro istanza di sospensione dell’opera. La Priolo ha anche chiarito in consiglio la sua visione della situazione, tradendo forse un po’ di preoccupazione su improvvise paludi nelle moratorie di un nuovo governo. «Ho detto che la Conferenza dei servizi è composta da tecnici, non che la politica sia tagliata fuori. L’interferenza può esserci».

In aula Priolo ha anche smontato un pezzo dopo l’altro la controproposta del Passante sud. «Costa 1,2 miliardi di euro (contro i circa 700 milioni del Passante di mezzo), servono cinque anni di lavori, prevede un ingombro di 50 ettari (contro i 20 dell’opzione di mezzo) per realizzare gli svincoli, 25 edifici da espropriare e demolire e una movimentazione di 3,5 milioni di metri cubi di terra».

Senza contare che, realizzando il Passante sud, «chi si farà carico delle mitigazioni ambientali per la tangenziale? Già oggi la tangenziale è intasata e il Passante sud non ci dà la risposta, perché sposta solo il 15% del traffico dell’autostrada, non raccoglie il traffico della A13 e lascia intonsa la tangenziale. Senza parlare della fragilità della collina». Il Passante di mezzo «è la scelta di maggior buon senso e più rapida possibile. Se vogliamo mitigare lo smog e il rumore e sbloccare la tangenziale bisogna agire subito».

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