ROSALBA CARBUTTI
Politica

Passante e nidi, le sfide di Priolo e Conti nella giunta de Pascale

Regione, i dossier prioritari delle due assessore bolognesi. E in consiglio sono pronti a entrare Lembi e Critelli, i primi dei non eletti

Bologna, 12 dicembre 2024 – Il ‘caso Bologna’ è rimasto sul tavolo fino all’ultimo miglio. “Ho fatto lo squadra che volevo”, la sintesi di Michele de Pascale, che ha dribblato le correnti e inserito in giunta le bolognesi regine di preferenze: Isabella Conti e Irene Priolo. Un tandem che, di fatto, ha bypassato l’altro dilemma made in Bo, cioè chi scegliere tra il segretario regionale Pd, Luigi Tosiani, e il nome di area Schlein-Lepore, Stefano Caliandro.

Irene Priolo (Trasporti, Infrastrutture e Ambiente) e Isabella Conti (Welfare e Scuola)
Irene Priolo (Trasporti, Infrastrutture e Ambiente) e Isabella Conti (Welfare e Scuola)

De Pascale ha puntato sul tandem femminile (con plauso della segretaria dem di Bologna, Federica Mazzoni), premiando anche il consenso ottenuto alle Regionali (quasi 20mila voti Conti, quasi 17mila Priolo). La prima conquista Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia e, in aggiunta, anche la Scuola. Priolo, presidente facente funzioni, conquista – prima donna in assoluto in Viale Aldo Moro – Mobilità, Trasporti e Infrastrutture, e mantiene Ambiente e Programmazione territoriale.

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Come detto, non entrano in giunta né Caliandro né Tosiani. Ma dopo lunghe trattative, all’ultimo miglio è il leader dem a sbrogliare la matassa con un beau geste da uomo di partito, ritirandosi dalla partita: “Ho scelto il Pd, scelgo di rimanere alla guida della nostra comunità politica, con la passione e l’entusiasmo di sempre”.

Tanti gli attestati di stima, da Stefano Bonaccini (“sei un grande segretario”) al vicesegretario dem di Bologna, Matteo Meogrossi con il sindaco di Casalecchio Matteo Ruggeri (“ha anteposto il bene del nostro partito ai destini personali”), fino al deputato dem Andrea De Maria: “Grazie per il grande lavoro fatto e per quello che continuerà a fare alla guida del Pd dell’Emilia-Romagna”. De Pascale ha sintetizzato l’uscita di scena di Tosiani, spiegando che, di fatto, è stata una sua scelta, visti i successi conquistati sul campo. Da qui, il suo nome è già blindato in vista delle Politiche 2027.

In quota Bologna (ma anche un po’ Piacenza, visti i natali) anche Vincenzo Colla, che mantiene lo Sviluppo economico (e quindi continuerà a occuparsi di vertenze aziendali) e aggiunge l’Università, altro tema cardine per le Due Torri. Ma soprattutto diventa il numero due di de Pascale. Per Bologna, insomma, restano tre caselle importanti. Una di queste è quella dei Trasporti e delle Infrastrutture, con le partite del tram e del Passante, in cima ai pensieri di Palazzo d’Accursio, nell’agenda di Priolo. Che, ammette, essendosi già occupata del complicato tema della mobilità da assessora di Virginio Merola, “di conoscere i dossier”. Per Conti l’incarico al Welfare era previsto, visto che è stato uno dei temi cardine alla guida di San Lazzaro, e già aveva iniziato a lanciare proposte in campagna elettorale. Dallo psicologo gratis per gli under 26 a un piano importante per i senzatetto.

Per l’ex sindaca, paladina degli asili gratis, altre due deleghe: Politiche per l’infanzia e, in aggiunta, la Scuola. “Avrò cura delle solitudini che si fanno silenzio, delle fatiche che piegano le giornate e dei sogni di chi educa e cresce le generazioni di oggi e di domani”, è il suo manifesto sui social. Altro elemento, l’ingresso in consiglio regionale dei primi non eletti, visto l’entrata in giunta di Conti e Priolo. La dem Simona Lembi– che era rimasta fuori di poco dall’assemblea – conquista un posto, così come l’ex segretario del Pd di Bologna, già deputato dem, Francesco Critelli, uno dei nomi di peso dell’area riformista che, così facendo, ritorna in campo.