Pd Bologna, Critelli verso la ricandidatura

Il segretario alla presentazione della Festa dell'Unità: "Le critiche? Io sono il capro espiatorio"

Festa dell'Unità, la conferenza stampa di presentazione (foto Schicchi)

Festa dell'Unità, la conferenza stampa di presentazione (foto Schicchi)

Bologna, 22 agosto 2017 - Alla vigilia della Festa dell’Unità e con davanti ancora due mesi abbondanti prima del congresso, Francesco Critelli tira fuori le unghie. Il segretario del Pd di Bologna fa capire ancora una volta la sua ferma intenzione di ricandidarsi per il secondo mandato. “Per chi ha passione politica fin da bambino- sottolinea- guidare la più grande federazione d’Italia è un grande onore”. E si dice ferito da alcune dichiarazioni fatte in questi mesi contro di lui. Critiche a cui, promette, risponderà a tempo debito.

“Fino all’ultimo giorno utile voglio svolgere il mio compito di segretario, sopra le parti - afferma Critelli, oggi al Parco Nord presentando l’edizione 2017 della Festa - alle critiche risponderò puntualmente, quando sarà il momento”. Certo, ammette, “alcune osservazioni mi hanno fatto male, perché mi sono sembrate più personali che politiche”. Attacchi giunti da persone “con cui ho condiviso due anni di lavoro senza che fosse detto mai niente”. Per questo, afferma Critelli, “a volte ci si può sentire come un caprio espiatorio. Ma io ho grande pazienza”.

Il segretario sceglie invece di replicare subito a chi gli rinfaccia di aver voluto tenere il congresso fuori dalla Festa dell’Unità. “Per fare il programma di quest’anno ci siamo ispirati a chi è stato più bravo di noi- punge Critelli- abbiamo guardato all’edizione del 2013, anche quella pre-congressuale. Il programma fu curato allora, tra gli altri, anche da Marco Lombardo e le iniziative congressuali previste erano zero. Ci siamo ispirati a quello e direi che con questo il dibattito può ritenersi concluso”. Tra l’altro, non manca di sottolineare il segretario, quell’anno “nulla comunque vietò a Donini di candidarsi al secondo mandato il giorno dell’inaugurazione della festa”. 

In ogni caso, assicura Critelli, “se nel corso della festa dovessero maturare determinate novità, sarà mio dovere dare spazio, ad esempio invitando gli eventuali candidati a far parte della delegazione del Pd che il 17 settembre incontrerà l’associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto 1980”. A questo proposito, il segretario si dice d’accordo con le affermazioni del suo (quasi) avversario, l’assessore comunale Luca Rizzo Nervo. “Condivido la necessità di tenere la festa al riparo delle tifoserie- afferma Critelli- ho molto apprezzato le parole di Rizzo Nervo. Dobbiamo avere rispetto dei volontari, di chi fa vivere il partito. Spesso si sfogano, non ne possono più di un partito che si divide ogni giorno, ma sono sempre lì. Per il nostro popolo è un dovere essere alle Feste dell’Unità. Sono loro il nostro più grande patrimonio, da salvare da ogni polemica o tifoseria. Il che non significa silenziare il dibattito, ma in cucina alla festa non ci sono renziani e orlandiani, non ci sono i sostenitori di questo o quel candidato alla segreteria provinciale”.

Ad oggi, ci tiene a ribadire ancora il segretario, “non ci sono candidature ufficiali”. Il percorso prevede che entro il 9 settembre la direzione regionale approvi il regolamento e che entro il 16 quella provinciale di il via di fatto alla raccolta firme per le candidature, che si concluderà il 2 ottobre. In ogni caso, sostiene Critelli, “quando si discute di temi alla Festa, si discute già di congresso”. E rivendica: “In quanto a conferenza programmatica, scusate, non accettiamo lezioni da nessuno. Io mi sono candidato su questo, è stato il primo atto della mia segreteria: due mesi e mezzo di discussione, circa 5.000 persone coinvolte e un documento di 46 pagine votato all’unanimità. Forse qualcuno soffre di ‘malscordone’...”. 

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