
Da sinistra in alto in senso orario: Marilena Pillati, Enrico Di Stasi, Sara Accorsi, Daniele Ara
Bologna, 8 maggio 2025 – "Prima arriverà il Papa...". Si lascia andare a una battuta il sindaco Matteo Lepore che, nel day after al passo di lato di Federica Mazzoni, apre la strada verso una candidatura unitaria per guidare il Pd bolognese. "Il gesto di Federica è un gesto da grande dirigente politica del nostro partito – dice Lepore, aprendo il nuovo ’Conclave’ dem – e dimostra di essere una persona che pensa alla propria comunità politica più che al proprio destino personale. Mazzoni va ringraziata e sono convinto che insieme troveremo una persona valida per proseguire". Il sindaco, però, non si sbilancia se il futuro dem sarà al femminile: "Il profilo dev’essere una persona capace di unire tutto il Pd. Quindi, non devo dire io chi sarà il prossimo segretario o segretaria, ma lo decideremo insieme". Al di là delle dichiarazioni di rito, però, si sa che il pallino da qui a lunedì, data della Direzione provinciale dem, è in mano al sindaco che, in tandem con il Pd nazionale (in campo c’è Igor Taruffi, responsabile Organizzazione) e l’area Schlein, sta facendo le ’consultazioni’ su una rosa di nomi. Poi si arriverà a una proposta da sottoporre all’area riformista che afferisce al deputato Andrea De Maria e all’ala di Francesco Critelli e Alberto Aitini. Nella ’rosa’ ci sono due uomini e due donne: la sindaca di San Lazzaro Marilena Pillati e la consigliera delegata al Welfare in Città metropolitana, ex candidata sindaca di San Giovanni in Persiceto, Sara Accorsi; il segretario cittadino Pd Enrico Di Stasi e l’assessore Daniele Ara. Nomi che sarebbero graditi all’ala riformista. Fuori dai giochi, invece, la consigliera dem Mery De Martino (oggi, tra l’altro, nello staff di Isabella Conti), mentre sono in calo le quotazioni di Giulia Caciolli (per sua indisponibilità).
I ben informati sono convinti che nel borsino del toto-segreteria Di Stasi e Pillati siano più avanti, ma c’è chi scommette anche su Accorsi (vicina a Stefano Caliandro, finito fuori al fotofinish dalla giunta de Pascale). Ara resta in campo, ma ha un ruolo pesante in giunta. Si vedrà. Nell’attesa di una fumata bianca vista Congresso, sono tanti i ringraziamenti a Mazzoni. Taruffi, vicinissimo a Elly Schlein, commenta così il passo di lato: "Ha affrontato sfide complesse mettendo al centro l’unità del partito e il suo radicamento nei territori. Ha dato un contributo fondamentale al risanamento dei circoli, ottenendo risultati concreti anche sul piano elettorale. La sua scelta per favorire una soluzione unitaria è un gesto di grande generosità e responsabilità. Federica è e continuerà a essere una risorsa preziosa per il Pd, in Emilia-Romagna e a livello nazionale". Da qui, c’è chi immagina per lei un ruolo nella futura segreteria regionale (a guida Tosiani) e forse una candidatura alle Politiche 2027. Onore delle armi da De Maria ("scelta di responsabilità importante, significativa e non scontata"), ma nessuna dichiarazione dall’ala Critelli-Aitini. Mozione degli affetti da Antonio Mumolo, coordinatore dell’area Progressista ("Cara Federica, il tuo gesto è degno di una politica con la P maiuscola"), mentre Ara ricorda che "il Navile continua ad avere bisogno della sua competenza e freschezza. Federica rimane una risorsa preziosa". Apprezza Mazzoni anche l’ex sindaco Virginio Merola, ma avverte: "Quali obiettivi per costruire un gruppo dirigente capace e un partito autonomo e propositivo? Non si può fare vera unità solo grazie ai passi indietro". Sulla stessa linea la prodiana Sandra Zampa: "L’unità non la si può fare solo chiedendo alle persone passi indietro". Affetto social (con attestati di stima anche da esponenti dell’area Cuperlo, come Aldo Bacchiocchi), nelle chat Pd e dal circolo Passepartout ("la sua generosità sia da esempio"), con qualcuno che accusa: "Meritava più sostegno". Nella base dem, però, c’è chi apprezza l’idea di un Congresso unitario, con lo schema Tosiani (area Bonaccini) al regionale e un segretario o una segretaria di area Schlein sotto le Torri.