Primarie Bologna 2021: Lepore e Conti, grande frenata sul Passante

Primarie centrosinistra, primo duello a casa dei Verdi. La sindaca: "Conferenza dei servizi a ottobre". L’assessore la punge: "Più coerenza"

Isabella Conti e Matteo Lepore (FotoSchicchi)

Isabella Conti e Matteo Lepore (FotoSchicchi)

Bologna, 17 maggio 2021 - Il primo duello tra Matteo Lepore e Isabella Conti finisce in un sostanziale pareggio. Chi si aspettava botte, ha trovato strette di mano all’amuchina. Per il resto, con la capogrupopo di Europa Verde in Regione, Silvia Zamboni, a fare da arbitro (14 domande, tre minuti a testa per rispondere), tra i due rivali alle primarie di centrosinistra c’è stato fair play.

Qualche scintilla, però, al centro Costa di via Azzo Gardino c’è stata. Tema caldo, il Passante, su cui la Conti è riscita a superare il ticket Lepore-Clancy a sinistra: "Si abbia il coraggio di posticipare la Conferenza dei servizi a ottobre. Così che il prossimo sindaco non avrà le mani legate. Sono d’accordo con Bonaccini che ha detto sì a un miglioramento dell’opera, ma senza fermarla".

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Lepore ha insistito sulle mitigazione ambientale: "È necessaria una commissione tecnica, come da intesa con Coalizione civica, che valuti migliorie tali da essere coerenti con una città a impatto zero". Non dà tempi, ricorda di aver parlato con Bonaccini e che la delibera del Comune è ferma. Poi punge: "I primi cittadini della città metropolitana hanno detto sì al Passante di Mezzo. Da sindaco serve coerenza". Lei replica: "San Lazzaro è interessata per poche decine di metri". L’assessore elenca numeri, progetti, cose fatte. E piccona Hera: "Se il management non va si può anche cambiare". La Conti sintetizza: "Chi c’era in giunta?". Bonaccini, intanto, risponde a chi critica il Passante su Twitter: "Se non risolvesse parte dei problemi del traffico non l’avremmo voluto. Sono abituato a fare, meno a polemizzare".

Il dibattito punto per punto

Il futuro del tram

Conti: "Le infrastrutture pubbliche di Bologna sono storie di opere mozze. Dal People mover al Crealis. Serve un tram evoluto. Ma vale la candela arrivare fino a Borgo Panigale dove si rischia una cementificazione pazzesca? Alcuni tratti, poi, andrebbero interrati". Lepore: "È una grande infrastruttura sociale. La linea rossa è già stata approvata. Accanto al tram, però, servono una ztl ambientale nel centro storico per disincentivare le auto e un unico biglietto metropolitano". 

Biciclette

Lepore: "A Bologna circa il 16 per cento dei percorsi in automobile sono sotto un chilometro; il 33 per cento sotto i 5 chilometri. Vanno incentivati i percorsi ciclabili: la bicipolitana riguarderà mille chilometri. Puntare sullo sviluppo della bici, significa anche incentivare l’economia. Lo abbiamo visto con la Ciclovia del Sole".  Conti: "Sulle bici sono scatenata. San Lazzaro è stata la prima con la Bicipolitana con un invetimento di 600mila euro, di cui solo 150mila dalla Città metropolitana. Serve un vero piano della ciclabilità. Che unisca i Comuni della prima cintura".

Il ruolo dei Verdi e la battaglia di genere

Giovedì i Verdi avranno la loro assemblea e decideranno chi sostenere. Conti: "I Verdi ci sono sempre stati nelle mie battaglie. Ora un assessorato trasversale alla sostenibilità con un guru ad hoc". Poi rilancia sulle donne: "Più donne in politica. Con le donne ci giochiamo la civilità". Lepore: "Due dipartimenti: uno anti-disuguaglianze e un altro sulla transizione ecologica. I Verdi fuori dalla giunta nel 2016? Questa volta ci saranno». E rilancia «l’assessorato alle Pari opportunità con portafoglio".

Verde pubblico

Lepore: "Il verde è un’infrastruttura e occorre una progettualità che metta al centro la riqualificazione dello spazio pubblico e la creazione di sei parchi urbani. Sulla gestione del verde pubblico ho anche risposto a una lettera di 2mila cittadini: serve uno scatto. Punto a un investimento di un miliardo di euro che preveda anche sei nuovi parchi urbani". Conti: "È più che corretto preservare gli alberi in città e immaginare non solo parchi urbani ma riossigenare la città anche in centro. Noi e Castenaso siamo stati gli unici comuni a opporci al taglio indiscriminato degli alberi sull’Idice". 

Prati di Caprara e caserma Mazzoni

Conti: "Il Pug del Comune di Bologna prevede sui Prati di Caprara la possibilità di cementificare e non mi si dica che il Poc è scaduto. Gli asset strategici della città devono tornare in mano pubblica. Dobbiamo comprare i Prati di Caprara e l’ex Caserma Mazzoni per una rigenerazione vera".  Lepore: "Sui Prati di Caprara intendo essere coerente e portare avanti il progetto. Sbagliato acquistare le aree: servono risorse per rigenerarle. Progetto rivisto per la Mazzoni con 5mila metri quadri in meno di edificazione".

Hera, stoccate da entrambi

Lepore: "Serve leadership del sindaco. Il management si può cambiare se non va. Hera ha 140 milioni di euro di utile netto: non può permettersi di non puntare su un piano di manutenzione dei tubi. Sui rifiuti, siamo al 55 per cento di differenziata. Si arriva al 67 per cento in centro e al Savena dove c’è la carta Smeraldo". Conti: "La raccolta differenziata di Bologna non va. I costi dei nostri territori sono più alti, la politica deve riacquisire il proprio ruolo verso le partecipate. Ho fatto uno studio molto approfondito a San Lazzaro".  

L'appello di Lepore

"Sono in campo da settembre. Sono nato qui, qui cresco i suoi figli, qui ho avuto ruoli di responsabilità. Abbiamo fatto tanto, riducendo la disoccupazione a Bologna dal 12 al 4 per cento. La mia idea è di una città inclusiva, con un futuro verde e progressista. Sarò un sindaco di strada. La scelta vera verso le primarie del 20 giugno sarà tra un candidato che propone una squadra, un noi, contro un progetto, una narrazione che fa sempre rima con io. Bologna è un grande noi in mezzo alla pianura padana".

L'appello della Conti

"Mi candido perché Bologna è a un bivio, perché nella crisi post-pandemica possiamo cambiare marcia. Voglio far rifiorire, respirare la città, trasformarla in capitale d’Europa. Voglio una città che ricomincia a sognare. Dovremo fare politiche di lungo respiro nelle infrastrutture e dovremo avere una politica autonoma e libera dai poteri economici, perché è nella libertà che si trova la soluzione migliore. Abbiamo un potenziale pazzesco: noi non siamo una città da 7 più, siamo una città da 10 e lode. e io voglio portarla lì".

 

 

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