Primarie Bologna 2021: Pd spaccato in due

Dopo l'asse Conti-Aitini. Isabella: "Io autonoma". Roma censura Alberto: "Spiacevole che un alto dirigente non sostenga l’unico candidato dem"

Lepore, Conti, Aitini e Casini (Foto Dire)

Lepore, Conti, Aitini e Casini (Foto Dire)

Bologna, 9 maggio 2021 - Bologna si ritrova un Pd spaccato esattamente a metà. La tensione è altissima dopo che l’ex segretario cittadino, Alberto Aitini, anche assessore alla Sicurezza e al Commercio della giunta Merola, ha annunciato il suo sostegno a Isabella Conti alle primarie del centrosinistra del 20 giugno. La sindaca di San Lazzaro ha rinunciato agli incarichi dentro Italia Viva, Aitini ora tra i dem è un semplice iscritto che ha compiuto una scelta "libera per rappresentare i cittadini": la sfida a Matteo Lepore (forse in ticket con Emily Clancy di Coalizione civica) è partita.

Aggiornamento Primarie, gelo in piazza tra Matteo Lepore e Isabella Conti

Il Pd adesso teme l’ulteriore effetto valanga: secondo i rumors Aitini, già preceduto da Marco Lombardo, potrebbe essere seguito dai pezzi di partito che già lo sostenevano – su tutti l’area che fa riferimento a Giuseppe Paruolo e Virginia Gieri – e da altri big democratici, tra i quali l’europarlamentare Elisabetta Gualmini. E pare ovviamente in arrivo anche l’appoggio esplicito del deputato Francesco Critelli di Base Riformista, corrente che ha già indicato la Conti. Le primarie, apertissime, diventano anche una resa dei conti interna.

Isabella Conti, ieri tra le altre cose a San Lazzaro per celebrare il ricordo di Maurizio Cevenini – ricordato anche da Aitini e Lepore –, ha ringraziato l’assessore per il suo appoggio. La sindaca ha anche presieduto il primo summit della sua squadra. "Ho di Aitini una immensa stima, mi piace molto la sua idea di fare un passo indietro per farne due insieme in avanti – ha spiegato la Conti –. Io lo spero che faccia il vicesindaco, però è anche giusto che la sua uscita sia svincolata da dinamiche che possano generare pensieri di tattiche, posti e poltrone". Ancora sul ticket che piace a parte del Pd. "Aitini ha fatto in questi anni uno straordinario lavoro per il rispetto della legalità, per il sostegno e il rilancio della rete di commercio, per la lotta al degrado. Ha lavorato affinché la bellezza potesse vincere sulla paura. Si è anche speso con un’abnegazione per il bene comune che non solo i cittadini, ma anche la maggioranza dei circoli del Pd gli hanno riconosciuto. Alberto è uomo di partito e persona libera". Lo stesso Aitini ieri lo ha ribadito: no ai diktat per le primarie.

"Sono orgogliosamente iscritto al Pd, continuerò a fare il militante e l’amministratore, penso che la nostra sia una comunità bellissima. Sono primarie di coalizione e penso che liberamente ogni iscritto al Pd possa scegliere chi preferisce". La Conti ha dato anche un segnale di distensione in vista di un mese di campagna pre-primarie che si preannuncia durissimo. "La nostra squadra porta avanti una proposta per Bologna, non contro il Pd o altri partiti – ha precisato la Conti, che stamattina alle 10 farà un banchetto elettorale in via Rizzoli 7 con Aitini e Lombardo –. Io sono autonoma e indipendente, dobbiamo cogliere il vero spirito innovatore e riformista delle primarie, fa male chi scende in trincea. La mia candidatura è aperta a tutte le forze politiche, una candidatura dove il Pd trova casa e che trova casa nel Pd".

Il Pd, appunto, che ieri da Roma a Bologna ha esternato in varie forme il suo disappunto per la scelta di Aitini. Anche il Nazareno ieri un passaggio su Aitini l’ha fatto: "Si riconferma la scelta delle primarie come metodo sano di partecipazione, per selezionare i candidati migliori – recita la nota del Pd nazionale, nel solco della tradizione cara a Prodi, Andreatta e Letta –. Ma il fatto che un alto dirigente non sostenga l’unico candidato espressione del Pd è evidentemente molto spiacevole. Comunque il Pd va avanti con determinazione su Lepore". Non sarebbero previsti provvedimenti a carico di Aitini, anche se secondo quanto filtra, qualche dirigente romano avrebbe chiesto la restituzione della tessera da parte di Aitini. E non sono da escludere possibili ricorsi al collegio di garanzia. Ieri anche il segretario provinciale Luigi Tosiani è stato chiaro: "Giusto che ognuno si senta libero di prendere la strada che ritiene – ha detto durante un’iniziativa web dell’Agorà del Pd –, credo però che il Pd abbia il dovere di sostenere i propri candidati. Inaccettabile che si voglia danneggiare la nostra comunità".

Con lui Andrea De Maria: "Non siamo organizzatori di primarie – ha detto il deputato –. Dobbiamo sostenere Lepore con grande convinzione, a maggior ragione oggi che è rimasto l’unico con la tessera del Pd". Nel pomeriggio ha parlato anche il sindaco Virginio Merola, a margine della processione della Madonna di San Luca. "Ahi-Tini!", la battuta del sindaco, che ha sottolineato come le primarie saranno "una bella occasione di discussione e di confronto con tutte le persone che hanno a cuore il centrosinistra e la possibilità di continuare a migliorare la città". A San Pietro si sono ritrovati Lepore, Aitini e la Conti, tutti presenti in chiesa assieme al senatore Pier Ferdinando Casini e ad altre personalità della città. Tra i presenti anche la consigliera regionale Valentina Castaldini (Forza Italia). Entro domani intanto è fissato il termine ultimo per raccogliere le firme per partecipare alle primarie, incombenza che tocca all’indipendente Conti. Servono tra le 900 e le 1.000 firme.

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