Elezioni Bologna, Primarie (quasi) tradizionali e nodo piattaforma

La terza via di Tosiani: ipotesi di 40 seggi fisici, 600 volontari e voto web in aggiunta. Incontro col Nazareno sul sistema online

Il segretario provinciale del Pd, Luigi Tosiani proporrà una mediazione

Il segretario provinciale del Pd, Luigi Tosiani proporrà una mediazione

Bologna, 3 maggio 2021 - La settimana decisiva delle primarie inizia oggi con un nuovo tavolo di coalizione. Obiettivo: chiudere il rebus delle regole. Dopo la bozza inviata dal Nazareno, elaborata dal responsabile Organizzazione del Pd, Stefano Vaccari, che immaginava gazebo prevalentemente da remoto e seggi in presenza solo per gli over 75, il segretario provinciale del Pd, Luigi Tosiani, oggi presenterà la sua proposta di mediazione per "primarie aperte e in massima sicurezza", probabilmente con oltre 600 volontari impegnati in più di 40 seggi. Idea che già la sindaca di San Lazzaro, Isabella Conti, aveva giudicato positivamente. Ma con un nodo, da sciogliere prima della Direzione dem di giovedì: la piattaforma web. Da qui, Tosiani ha già chiesto un incontro con i vertici dem nazionali per un incontro. Così da capire regole e funzionamento di questo strumento digitale, novità assoluta di queste primarie che, ad oggi, vedono tre sfidanti: gli assessori dem Matteo Lepore e Alberto Aitini, e la sindaca di San Lazzaro Isabella Conti. Al summit parteciperanno anche un notaio e tre garanti del sistema web.  

Voto online. Nonostante la proposta del Pd nazionale di puntare prevalentemente sulla piattaforma ’Partecipa’ , la Federazione bolognese ha deciso di considerare il voto web un’opzione in più ai seggi fisici.  

La piattaforma. Il fronte composto da Aitini, in odore di ticket con la Conti, la sindaca di San Lazzaro, e Carbone di Iv punta a evitare di usarla. O di limitarne l’utilizzo. Del resto, il modello che viene preso a esempio è il regolamento dei gazebo torinesi, dove la piattaforma web non è citata, se non con un generico "si amplierà la partecipazione con l’utilizzo della tecnologia". Tra i motivi della vaghezza nella bozza di regolamento di Torino, però, c’è anche il fatto che la piattaforma non è stata presentata ai territori. E restano dubbi su privacy e trasparenza.  

Seggi in presenza. Dopo il pressing da più parti (Aitini e Conti in primis), Tosiani è deciso a portare al tavolo la proposta di primarie in senso quasi tradizionale. E, quindi, seggi fisici, senza pre-registrazione. Ai gazebo potranno andarci tutti, non solo gli over 75 così come ipotizzato dal partito nazionale. I seggi potrebbero essere più di quaranta e, a differenza della bozza del Pd nazionale che prevedeva computer ai gazebo, si andrebbe verso urne classiche, con schede cartacee. Una scelta dettata anche dalla difficoltà di recuperare 200 pc o tablet. Il conteggio delle schede verrà fatta in città a cui poi si sommerà il dato del voto online.  

Pre-registrazione. Lo Spid delle polemiche ’resiste’. Ma verrà utilizzato per il login online alla stregua di altri documenti d’identità. In pratica, nella terza via immaginata da Tosiani, ci si dovrà pre-registrare, ma solo se si deciderà di votare online.  

I volontari. Ancora difficile quantificare il numero di uomini e donne Pd per le operazione di voto. Di certo, essendo primarie di coalizione, ci sarà l’apporto anche di militanti dei partiti alleati. In tutto (ma si dovrà capire la normativa) dovrebbero essere oltre 600 considerando oltre 40 seggi nei circoli.  

Il voto ai sedicenni. Torino ha dato il via libera, Bologna deciderà al tavolo.  

La data. Sarà il 13 o il 20 giugno. Le elezioni saranno probabilmente il 10 ottobre.  

Tavolo primarie. A parte Azione e M5s che hanno detto no al ’patto’ delle primarie, le altre forze ci saranno.  

Coalizione Civica. Ieri all’assemblea cittadina, la consigliera Emily Clancy ha sciolto la riserva: non si candiderà alla primarie. Ma è stato ribadito sia da lei, sia da Igor Taruffi di Coraggiosa, l’impegno al governo della città. Ieri all’assemblea cittadina sono state lanciate le ’idee primarie’ (indirizzate soprattutto a Lepore) perché la sinistra al tavolo ci sarà. La Clancy, oltre a perorare una grande assemblea per il clima, non ha lesinato attacchi alla Conti e al Passante. E con Taruffi ha criticato la prima cittadina: "Bologna ha ritirato la delibera, ma manca anche quella di San Lazzaro. Quindi, fermare la Conferenza dei servizi dipende anche da San Lazzaro".  

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