Primarie Bologna, Letta appoggia Lepore

Verso le comunali, l'endorsement del segretario Pd qualche giorno dopo l'annuncio dell'appoggio dell'assessore Aitini alla sindaca di San Lazzaro, Isabella Conti

Enrico Letta e Matteo Lepore

Enrico Letta e Matteo Lepore

Bologna, 10 maggio 2021 - "Appoggiamo convintamente Matteo Lepore che sarà un ottimo sindaco di  Bologna". L'endorsement del segretario del Pd Enrico Letta  è arrivato a 'Forrest' su Radio 1. Un sostegno che arriva qualche giorno dopo dall'annuncio dell'appoggio di Alberto Aitini, assessore alla Sicurezza, alla sindaca di San Lazzaro, Isabella Conti.

E, in questi giorni matti e disperatissimi per il Pd, si attendono altri esponenti dem in predicato di appoggiare la prima cittadina. Il segretario dem ha anche rilanciato le primarie, che restano nel Dna del partito. Ma nel ricordare le date, è inciampato in una piccola gaffe, collocando i gazebo bolognesi una settimana prima di quelle di Roma, quando in realtà si terranno nello stesso giorno: il 20 giugno.

La situazione, in città, comunque resta tesa. E, dopo che la giunta Merola si è ritrovata spaccata con già due assessori (Lombardo e Aitini) pronti a sostenere l'avversaria del candidato dem, il Nazareno ha voluto dettare la linea, ribadendo il sostegno a Lepore. Del resto, tra Letta e l'assessore alla Cultura già c'era stato un incontro il 24 aprile scorso, per presentare il piano dell'uguaglianza di genere. 

Non è un segreto che dal Pd nazionale ci sia irritazione per quanto successo in questi giorni. E, proprio all'indomani dell'annuncio di Aitini, dal Nazareno è filtrato il malumore: "Spiacevole la scelta che un alto dirigente non appoggi il nostro candidato".

Linea mantenuta anche dal segretario provinciale del Pd Luigi Tosiani che già era interventuo alla notizia dell'assist di Lombardo alla Conti: "Giusto che ognuno di senta libero di prendere la strada che ritiene, credo però che il Pd abbia il dovere di sostenere i propri candidati. Inaccettabile che si voglia danneggiare la nostra comunità".

Polemiche, invece, per le parole di Pietro Aceto, vicino ad Andrea De Maria: "Chi scende dalla barca può anche annegare". Parole, queste, che hanno fatto infuriare anche l'ex segretario dem bolognese Francesco Critelli: "Aceto si dimetta", mentre Aitini ha risposto piccato: "Parole che indignano. Viviamo in un'epoca in cui le persone purtroppo per mare muoiono davvero".

In questo clima di gelo, resta un partito spaccato da gazebo che ormai si configurano come una vera battaglia. Battaglia che, tra l'altro, si è innescata anche sulle regole nelle settimane scorse, dove alla fine si è trovata la quadra su gazebo in presenza e l'opzione online via Spid.

Decisione arrivata dopo una lunga trattativa e che, comunque, ha creato anche in questo caso malumori nel Pd nazionale per il ridimensionamento della piattaforma online. "Scelta che rispetto, ma non condivido", aveva ammonito il responsabile Organizzazione Pd nazionale, Stefano Vaccari. 

Oggi, alle 15, il termine per la presentazione delle candidature alle primarie di centrosinistra. 

 

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