Primarie Pd Bologna 2021, Elisabetta Gualmini: "Sostengo Isabella Conti"

L’europarlamentare dem con la sindaca di San Lazzaro: "Votazione libera, niente diktat o imposizioni. È capace e coraggiosa"

Elisabetta Gualmini e Isabella Conti ieri negli studi di E'tv

Elisabetta Gualmini e Isabella Conti ieri negli studi di E'tv

Bologna, 11 maggio 2021 - Elisabetta Gualmini rompe il silenzio sulle primarie del centrosinistra proprio nel giorno in cui parte ufficialmente la corsa ai gazebo del 20 giugno. E lo fa con una presa di posizione fragorosa che farà discutere. "Scelgo di sostenere Isabella Conti, con convinzione – dice l’europarlamentare dem, il cui nome era stato più volte tirato in ballo per un’eventuale candidatura a sindaco –: è una giovane donna coraggiosa, molto determinata, capace di decidere, anche su questioni difficili. In più è una persona che sa stare vicino alla gente e in mezzo alla gente. Ed è carica di empatia".

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Lo scorso dicembre lei disse di non essere disponibile a correre per Palazzo d’Accursio. Ora rientra nella partita con un endorsement importante: perché questa scelta? "Avrei anche potuto stare alla finestra e decidere di non schierarmi, essendo per l’appunto stata tirata in ballo per mesi come possibile candidata. Poi però ho riflettuto molto e alla fine ho pensato che valesse la pena fare questa battaglia mettendoci la faccia; la mia cifra in politica è sempre stata l’autonomia e l’indipendenza al di fuori da ogni corrente. Proprio per questo interpreto la politica come la capacità di fare scelte coraggiose".

Perché sostenere Isabella Conti e non Matteo Lepore, candidato del suo partito? "Prima di tutto perché Isabella è una donna capace di prendere decisioni, in alcuni casi anche difficili, come dimostra il coraggio che ha avuto entrando in questa sfida elettorale così competitiva e quello che, in passato, ha avuto nel prendere posizioni autonome rispetto anche a interessi forti nella città metropolitana. Poi non va sottovalutato il fatto che esprime una leadership femminile, cioè la capacità di mettersi in gioco e di prendersi dei rischi. Diciamo sempre che le donne sono pochissime in politica, ad oggi oltre la Conti non c’è nessuna candidata donna alle primarie del centrosinistra nelle grandi città. E poi c’è un terzo motivo, squisitamente politico".

Ovvero? "Isabella porta avanti un’idea di centrosinistra a cui mi sento più vicina, e cioè un centrosinistra largo, trasversale, che certamente include la sinistra di Coalizione Civica – con cui personalmente ho sempre lavorato molto bene nei miei anni in Regione, in specie con Taruffi –, ma che tiene dentro anche le forze moderate. Qui sta una delle differenze principali tra le due candidature in campo".

Lepore, come ha sottolineato una parte del Pd, è troppo sbilanciato a sinistra? "Matteo, che stimo e che ha molta esperienza, ha dalla sua la gran parte dell’apparato Pd, l’incoronazione da parte di Merola, e propone, legittimamente. un cartello di forze politiche che dal Pd va alla sinistra-sinistra. È una proposta precisa, ma che non tiene dentro tutte le sensibilità e le identità del centrosinistra. Anche per questo, lo spazio per un’altra candidatura c’era eccome e prima o poi qualcuno lo avrebbe riempito. E infatti la Conti ha alzato la mano e ha riempito un vuoto. La politica funziona così".

Esponenti dem che hanno pubblicamente sostenuto la Conti, come gli assessori Lombardo e Aitini, sono stati bersaglio di pesanti critiche. Lei si sente a disagio a sostenere una candidata che non è iscritta al suo partito? "C’è del nervosismo in giro, e lo capisco; io ho un incredibile rispetto per la comunità del Pd. Ma se si decide di fare le primarie di coalizione – primarie che tutta la città, i giornali, il Pd, chiunque, hanno chiesto – si fanno per davvero e non per finta. Ma poi pensiamo che siano i funzionari del Pd a decidere le sorti dei candidati? Io penso che saranno gli elettori e i simpatizzanti del centrosinistra".

Molti dem ritengono inconcepibile che a vincere possa essere un candidato non espressione del Pd. "Ma è già successo altre volte in passato, come ad esempio con Nichi Vendola alle primarie del 2010 in Puglia, e con tanti altri. Chiunque alza la mano, si riconosce nel campo del centrosinistra ed è in grado di raccogliere le firme necessarie, può presentarsi e proporre le sue idee: questo è il piccolo, grande miracolo delle primarie. Che, ricordo, nessun altro partito in Italia può vantarsi di avere".

I gazebo saranno un arricchimento o piuttosto una resa dei conti? "Saranno una festa della democrazia e, anche, una sfida bellissima. Dovremmo essere tutti molto contenti di avere due candidature così, due giovani quarantenni che hanno idee diverse di città su cui confrontarsi. Saranno delle vere primarie di coalizione, su cui Arturo Parisi ha già detto tutto: mi auguro di non dover leggere diktat o imposizioni alla libertà di scelta di eletti ed elettori. È bene prendere parte in prima persona a questa festa e per questo, personalmente, mi auguro che il 20 giugno siano tante le persone che andranno a votare e in particolare per Isabella Conti. Anche perché, comunque vada, sarà una vittoria del centrosinistra e del Pd".

Però c’è pure chi pensa che, un minuto dopo la proclamazione del vincitore, partiranno le contestazioni dal campo avverso. È uno scenario verosimile? "No, non mi preoccupano le eventuali contestazioni, anche perché più le primarie sono trasparenti e competitive, poi più i patti devono essere chiari: dopo il voto, come è sempre avvenuto, ci si riunisce intorno a chi ha vinto e lo si sostiene convintamente. Non ho dubbi che ciò avverrà anche questa volta e soprattutto che, dopo il 20 giugno, l’intero centrosinistra sarà impegnato nella sfida più importante di tutte: battere le destre populiste alle elezioni comunali dell’autunno".

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