Bologna, prostituzione al Navile. Il Quartiere chiede divieti

Approvato all’unanimità un ordine del giorno che suggerisce al sindaco di istituire il divieto di contrattazione in strada

La prostituzione è un problema in molte città (foto di repertorio)

La prostituzione è un problema in molte città (foto di repertorio)

Bologna, 18 ottobre 2017 – Vietare la contrattazione in strada, istituire dei divieti di fermata per le auto, chiedere aiuto all’Università. Sono alcuni dei provvedimenti che a “titolo meramente esemplificativo” il Quartiere Navile suggerisce a Merola per affrontare il problema della prostituzione denunciato anche dal nostro giornale al Navile.

Sul tema nei giorni scorsi è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno presentato dal gruppo ‘Insieme Bologna’. Lo scopo dichiarato è “sensibilizzare il sindaco e la Giunta affinché nelle attività di contrasto al fenomeno della tratta e dello sfruttamento si applichi un approccio a livello di Città Metropolitana”. 

Ma l’appello non si ferma a una richiesta di coordinamento delle attività. C’è spazio anche per qualche consiglio. Si potrebbero prendere in considerazione, secondo il Quartiere, “lo studio e l’eventuale adozione di un pacchetto di strumenti” per sostenere l’azione della polizia municipale. Quali? “Ordinanze che vietino la contrattazione in strada e consentano di verificare l’età”.

Inoltre, prosegue il documento del Navile, si dovrebbe incidere sulla viabilità introducendo “divieti di fermata” per le auto e la “videosorveglianza”. Infine, l’assise suggerisce al Comune di avviare un percorso “di confronto e dialogo con l’Università di Bologna che favorisca l’avvio di progetti di ricerca, studi e analisi del fenomeno utili a fornire soluzioni nel medio e lungo periodo”.

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