Rischio scivoloni col reddito di cittadinanza

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 4 ottobre 2018 - Il M5S, invece di esultare per la manovra, dovrebbe fare come la Fornero, piangere: ha tolto denaro dalle tasche degli italiani del Nord, per darli al Sud, col reddito di cittadinanza. 780 euro al mese per 3 anni (c’è gente che, dopo 42 anni di lavoro, prende 900 euro) salvo toglierlo al rifiuto di un posto di lavoro che non c’è. Si spera che Salvini si accorga chi sono i compagni di sventura.  Alberto Corli, Ferrara

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Mentre il commissario europeo Moscovici attacca l’Italia, il ministro Tria ribadisce che «il reddito di cittadinanza è necessario per frenare l’instabilità sociale». Sarà vero, ma l’operazione contenuta nella manovra si preannuncia con un indice di riuscita meno forte di quello annunciato. Il governo assicura che sarà mobilitata anche la Guardia di Finanza per scoprire i furbetti. A parte la fragile copertura economica i punti deboli sono tanti. A cominciare dai centri per l’impiego che dovrebbero garantire l’identificazione delle persone: sono in stato di abbandono e poco efficienti. Solo il 34% dei disoccupati li utilizza. E davvero sarà possibile evitare il lavoro nero? Sarà possibile verificare che ogni centesimo sia speso nel modo corretto? Il reddito di cittadinanza rischia di essere un boomerang per i grillini. E per la Lega che l’ha digerito malvolentieri.  beppe.boni@ilcarlino.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro