PoliticaRenzi show a Bologna, messaggio a Isabella Conti: "Iv non va a destra"

Renzi show a Bologna, messaggio a Isabella Conti: "Iv non va a destra"

Trecento persone all'Opificio Golinelli, presenti anche Pier Ferdinando Casini e Gianluca Galletti. Poi l'inaugurazione della sede locale del partito

Matteo Renzi all'Opificio Golinelli (foto Schicchi)

Matteo Renzi all'Opificio Golinelli (foto Schicchi)

Bologna, 24 maggio 2022 - Folla all’Opificio Golinelli di via Nanni Costa per l’one man show dell’ex premier Matteo Renzi in tour col suo libro ’Il Mostro’ (Piemme). Circa trecento persone, con ’Zitti e buoni’ dei Maneskin come sigla (che è anche un po' un messaggio) per il suo ingresso in sala. In giacca blu, jeans, camicia bianca  (e occhiali), il primo applauso è per il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei "segno di speranza per tutto il Paese".

Poi l’inizio del monologo con saluto alla prima fila: dal senatore Pier Ferdinando Casini all’ex ministro Gianluca Galletti. E tra un tributo a Casini ("c’era il fan club per la presidenza della Repubblica. Solo chi è un professionista con quella solidità poteva mandare un comunicato per dire di votare Sergio Mattarella"), una battuta sull’ex deputato Ernesto Carbone in platea ("gli hanno rovinato la carriera per un ciaone"), e due parole (a margine) su Isabella Conti. La sindaca di San Lazzaro che non ha rinnovato la tessera di Italia Viva? "Ha scelto un altro percorso, le ragioni politiche che sono alla base del suo gesto, non sono di politica nazionale. Al di là di ciò che si dice, Italia viva non va a destra. L’amicizia con Isabella comunque resta anche se abbiamo preso una strada diversa".

Renzi sale sul palco: grandi schermi e show modello primarie 2012 (quando perse con Pier Luigi Bersani): al centro le indagini sulla Fondazione Open. Attacchi a Salvini, Meloni, Grillo e D'Alema. Ma nel mirino finisce soprattutto Giuseppe Conte: "Ha detto che sono io il Robin Hood al contrario, pensando a tutto quello che lui ha fatto, dalle mascherine alle truffe sul reddito di cittadinanza e sul superbonus, posso dire che lui è lo 'sceriffo di Nottingham'".

E proprio sul reddito di cittadinanza, insiste: "Lo sanno tutti, va abolito. E' quanto di più diseducativo esista". Applausi, risate, battute. E pure una clip su Roberto Benigni-Johnny Stecchino "che si scusa con tutti come Luigi Di Maio". Più di un'ora di show, in platea anche il consigliere di 'Anche tu Conti' Filippo Diaco e la presidente delle Acli di Bologna, Chiara Pazzaglia. E c'era anche un pezzo di economia cittadina: presente Gaetano Maccaferri, ex presidente di Unindustria. C'è ancora tempo per brindare alla nuova sede locale di Italia Viva in via Polese. Sono quasi le 23, "facciamo l'happy hour", scherza l'ex premier sulle note di "Apri tutte le porte di Gianni Morandi.

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