"Rigassificatori? In Emilia Romagna si faranno". Parola di Simona Malpezzi (Pd)

Il capogruppo del Senato uscente per il Pd alla Festa dell'Unità: "Dobbiamo ragionare di transizione ecologica, quindi bisogna arrivarci per gradi"

Simona Malpezzi alla Festa dell'Unità

Simona Malpezzi alla Festa dell'Unità

Bologna, 2 settembre 2022 - "La posizione sui rigassificatori, in Emilia-Romagna come in Toscana, è assolutamente chiara: si fanno. E siamo anche in ritardo, una svolta sull'ambiente ce la chiedono i nostri figli". Non ha dubbi Simona Malpezzi, capogruppo del Senato uscente per il Pd e candidata per i dem in Lombardia sempre al Senato, commentando le polemiche tra Stefano Bonaccini e Angelo Bonelli dei Verdi, che aveva espresso dubbi sul rigassificatore previsto nel 2024 a Ravenna, subito 'rimpallato' dal governatore emiliano-romagnolo.

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Quel tipo di passo è fondamentale e non possono esserci polemiche, ancora di più nel centrosinistra che va al voto. "Dobbiamo ragionare di transizione ecologica, quindi bisogna arrivarci per gradi, puntando forte sulle rinnovabili - ha detto la parlamentare milanese davanti alla platea della sala David Sassoli della Festa dell'Unità del Parco Nord -. Ma l'abbiamo vista l'estate caldissima che abbiamo affrontato, dobbiamo mettere in campo provvedimenti che alla sostenibilità ambientale aggiungano sostenibilità sociale. E il trasporto pubblico gratuito per giovani e anziani, contenuto nel decreto aiuti 2 in approvazione in parlamento, va in questa direzione".

Malpezzi non ha potuto non parlare di caro energia, il Pd a Bologna è pronto a scendere in strada con i banchetti per parlare alle persone del grave problema. "Come Pd avevamo già messo sul tavolo 50 miliardi di euro un anno fa, per intervenire subito sul problema e assicurare una mensilità in più agli italiani - ha aggiunto Malpezzi -. Poi c'è stata l'inflazione oltre il 9% a pesare oltre il 9% sul cartello della spesa, e i nostri ex alleati di governo di colpo l'hanno pensata diversamente per un tornaconto elettorale facendo cadere il governo Draghi. Ora tutto ci è più chiaro, intanto sembra più probabile un tetto al prezzo del gas".

Non sono mancate le stoccate della senatrice Pd nei confronti di Giorgia Meloni. "Io voglio una leadership del Paese al femminile? Certo, ma deve essere una leadership che lavori per un Paese giusto per donne e uomini, lontano anni luce da quello che ha in mente Giorgia Meloni - ha puntualizzato ancora la capogruppo -. La sua non sarebbe una guida per le donne, nelle Marche e in Umbria governano loro e siamo lontanissimo dai diritti: nella Marche non viene applicata la legge 194 sull'aborto. Noi siamo fieri di stare dall'altra parte rispetto a loro, che vanno avanti a spot senza rimboccarsi le maniche e che ricandidano Tremonti che stava accompagnando oltre 10 anni fa l'Italia al default".

Da Malpezzi anche diversi apprezzamenti al ruolo politico attuale di Bologna ("Una grande città dove si sperimentano politiche ascoltando la voce dei cittadini, come nel caso dello Ius Soli, che speriamo di riprendere in Parlamento nella formula dello Ius Scholae") e ha commentato anche alcune dichiarazioni sempre di Stefano Bonaccini, legate alla possibilità che il Pd non allarghi l'alleanza anche al centro e alle sue parti più riformiste, isolandosi troppo a sinistra. Cosa di fatto accaduta dopo lo strappo con il Terzo Polo di Calenda. "Un voto al Terzo Polo è un aiuto alla Destra, siamo chiari e invogliamo gli indecisi parlandogli dicendo la verità sulle nostre battaglie: è l'unica strada per convincerli, la verità - ha aggiunto ancora Malpezzi -. Sul pericolo che il Pd non sia inclusivo come accaduto in passato, voglio essere chiara: guai a isolarsi. Ce lo chiede la nostra gente, 'state uniti', il Pd deve stare insieme anche nelle differenze, io sono fiera del Pd che sa stare insieme senza divisioni. Ho votato convintamente Renzi, lui ha sbagliato ad andarsene, ma noi che ci siamo dobbiamo stare uniti per un partito il più plurale possibile".

Assente tutta la parte bolognese legata a Base Riformista, corrente del Pd alla quale apparterrebbe anche Simona Malpezzi (ma molti discorsi nel Pd sono in divenire): assente il parlamentare uscente Francesco Critelli, assenti anche gli assessori comunali Alberto Aitini e Virginia Gieri, al pari del candidato al Senato nel plurinominale Daniele Manca.

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