ROSALBA CARBUTTI
Politica

Sicurezza in Bolognina, Foti (FdI): “Cooperazione istituzionale”. E Lepore invita Piantedosi sotto le Torri

Il ministro in città: “Gli attacchi dei meloniani al sindaco? Bisogna abituarsi”. Il primo cittadino: “Mancano 150 agenti di polizia e 20 vigili del fuoco. Il taser? In certi casi non se ne può fare a meno”. Poi commenta il passo di lato di Mazzoni: “Un gesto da grande dirigente politica, ora una figura per unire il Pd”

Sicurezza in Bolognina, Foti (FdI): “Cooperazione istituzionale”. E Lepore invita Piantedosi sotto le Torri

Bologna, 7 maggio 2025 - Il caso Bolognina continua a far discutere. Ieri si è riaperto il dibattito su Zakaria Azmami, il ventisettenne marocchino, che domenica, armato di forbici, ha scatenato il panico in piazza dell’Unità, ferendo tre passanti e anche due dei carabinieri intervenuti per fermarlo.

Il ministro meloniano degli affari europei e Pnrr, Tommaso Foti, a margine di un seminario sui fondi europei in Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio, ha auspicato “cooperazione istituzionale” dopo le polemiche politiche di questi giorni. “Lo dobbiamo ai cittadini per avere maggiore sicurezza. So che non molto tempo fa c’è stato un incontro tra il ministro degli Interni Matteo Piantedosi e il sindaco Matteo Lepore…poi, certo, la sicurezza assoluta non la può garantire nessuno”, ricorda Foti.

Il ministro Tommaso Foti con Matteo Lepore
Il ministro Tommaso Foti con Matteo Lepore

La polemica politica

Sugli attacchi di parlamentari ed esponenti di Fratelli d’Italia (il suo partito) al sindaco, con anche richieste di dimissioni, si lascia andare a una battuta. “In politica bisogna abituarsi. Ho fatto per qualche anno il parlamentare e credo di aver saputo dosare le mie richieste di dimissioni… ma già all’inizio di questa legislatura a oggi ci sono state almeno venti richieste dell’opposizione di dimissioni di ministri. Sono atteggiamenti fisiologici”.

La risposta del sindaco

Il sindaco Lepore accoglie la richiesta di “cooperazione” lanciata da Foti: “Sono per lavorare assieme, i cittadini hanno diritto di essere sicuri in tutte le città italiane, senza polemiche. Peccato che FdI e la Lega perdano tempo ad accusare me, in una continua campagna elettorale”. Il primo cittadino, poi, in risposta a Piantedosi e ai numeri del Viminale, invita il ministro di nuovo a Bologna “perché dobbiamo rinnovare il protocollo sulla sicurezza, il primo in Italia, e che ha portato buoni frutti, visto che con quelle risorse abbiamo, ad esempio, dato il via all’iniziativa di piazza XX Settembre”. Nel dettaglio, però, sottolinea la carenza di personale: “Mancano 100-150 uomini della polizia di Stato e almeno venti vigili del fuoco. I carabinieri, invece, hanno avuto nuovi ingressi”.

L’uso del taser 

Lepore, infine, interviene anche sull’uso del taser (utilizzato in Bolognina proprio per fermare Zakaria Azmami), criticato da sinistra (compresa Coalizione civica): “Ci sono casi in cui non si può fare altro per fermare gli aggressori che utilizzare strumenti offensivi. Ma un conto sono carabinieri e polizia di Stato, un altro la polizia locale che ha altri compiti”. Da qui, non manca di lanciare una frecciata al centrodestra: “Più che pensare al taser, discuta del fatto che c’è una persona che non doveva stare sul suolo italiano da due anni. Invece di spendere un miliardo per il centro di espulsione in Albania, il governo utilizzi quei soldi per i territori e aumentare il personale delle forze dell’ordine, così sì che potremmo affrontare il tema della sicurezza”.

Lepore su Mazzoni: ora nome che unisca

Il sindaco commenta anche il ‘passo di lato’ della segretaria provinciale del Pd in vista del Congresso dem: “Credo che il gesto di Federica Mazzoni sia un gesto da grande dirigente politica del nostro partito. E dimostra ancora una volta di essere una persona che pensa alla propria comunità politica più che al proprio destino personale. Credo che Mazzoni vada ringraziata per il lavoro di questi anni come tutto il gruppo che l'ha affiancata e sono convinto che insieme troveremo una persona valida per proseguire". Ovviamente, aggiunge poi Lepore, il "lavoro che stiamo facendo con Federica prosegue sia a livello amministrativo che politico e sono convinto che continueremo a lavorare bene".

Ma toccherà ad una donna? "Il profilo - spiega il sindaco Lepore - deve essere una persona capace di unire tutto il Partito democratico, di rendendolo ancora più forte e capace di dare risposte ai cittadini. Quindi, non devo dire io chi sarà il prossimo segretario o segretaria, ma lo decideremo insieme". A ringraziare Mazzoni anche Antonio Mumolo, coordinatore dell’Area progressista del partito sotto le Torri: “Un gesto degno di una politica con la P maiuscola. Tutto questo – dice rivolgendosi alla segretaria dem uscente – ti sarà riconosciuto e sono certo che verrai chiamata a svolgere importanti incarichi politici a livello regionale e nazionale”. Il deputato Andrea De Maria, esponente di spicco dell’area riformista, che aveva definito Mazzoni “divisiva”, definisce “la scelta di responsabilità di Federica  importante e significativa. Una decisione non scontata che contribuisce all’unità della nostra comunità politica”.