Bologna, il sindaco Lepore: "Arrivano gli autobus della notte"

Bollette, no di Lepore al nucleare: "E il rigassificatore? Non basta". Caro-energia, il sindaco incontrerà Bonaccini il 20 settembre

Il sindaco Lepore sul palco della Festa dell'Unità 2022

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Bologna, 10 settembre 2022 - A ognuno la sua ‘svolta’. La Bolognina, infatti, non c’entra nulla: la rivoluzione del sindaco Matteo Lepore riguarda la mobilità. In particolare, quella notturna. L’annuncio alla Festa de l’Unità del sindaco riguarda sei nuove linee che collegheranno tutta la città e, dal 2023, con ‘Bologna Estate’ pure i Colli, fino alle cinque del mattino. Ma se chi ama la movida ringrazia, per i lavoratori dell’Interporto ci sarà una navetta con sei nuove fermate da giovedì, ma non di notte. Da qui, l’invito di Lepore è alle aziende dell’Interporto: "Mi auguro che finanzino il trasporto notturno. È arrivata l’ora di farlo: si tratta di 157mila euro all’anno. E, a chi offre di più – scherza – mettiamo il nome sopra all’autobus".

Autobus Bologna, sei linee notturne per collegare città e i Colli - 

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Grandi opere

La rivoluzione della mobilità, però, non può prescindere dalle grandi opere. "Il prossimo governo dovrà ultimare tram e Passante. Non si può più tornare indietro", dice il sindaco. Che se non ha timori di un passo indietro, anche in caso di vittoria del centrodestra, lancia l’allarme sulle compensazioni ‘green’ del Passante, dalle coperture agli interventi sul verde. "Quanto ottenuto, frutto dell’accordo con Coalizione civica, ci deve essere", insiste il primo cittadino. 

E, in quanto alla svolta sulla mobilità, non manca di citare il Servizio ferroviario metropolitano ("chiameremo tutti i giorni la Regione e Trenitalia per farlo") e la necessità di un cambio di passo da Marconi Express sulla monorotaia sopraelevata che collega stazione e aeroporto: "Il People Mover deve riconquistare la credibilità che non ha".

Caro energia

In veste di amministratore, un tema caldo resta quello del caro bollette. Un tema spinoso che – oltre alla necessità di un accordo nazionale – Lepore vuole trattare anche a livello locale. E, quindi, nell’annunciare un incontro il 20 settembre con la Regione (Stefano Bonaccini e l’assessore Vincenzo Colla) per chiamare il mondo delle imprese e del lavoro: "Con i rigassificatori e le centrali nucleari non si risolve il problema. Per questo – come abbiamo fatto per i rifiuti – chiameremo Hera. L’Emilia-Romagna deve essere la prima regione in merito agli impegni sugli investimenti legati alle rinnovabili".

Il futuro del Pd

Sullo sfondo, il riferimento è alla campagna elettorale. E a un Pd smunto, stando alle parole di Stefano Bonaccini. "Il centrosinistra va ricostruito subito dopo le urne", la convinzione di Lepore. Che dà un consiglio per gli ultimi giorni di campagna elettorale: "Bisogna mobilitare le persone, andare in piazza tutti i giorni. Anche in luoghi meno sicuri, come il Sud, dove dobbiamo tornare. L’obiettivo è fare del Pd il primo partito".

Ma con un invito a non ascoltare troppo i sondaggi "fatti apposta per fiaccare truppe". Lo sguardo, anche dopo il consueto giro delle cucine, tra saluti ai volontari, assaggi e complimenti femminili ("sei proprio un bel ragazzo"), va, insomma, inevitabilmente al 26 settembre (il giorno dopo il voto delle Politiche) e al congresso del Pd: "Punterò sul cavallo che vuole costruire un nuovo partito laburista".

Da qui, non manca qualche critica: "Chi schifa la povertà mi fa imbestialire. Questo tema va riposto al centro, agitando meno bandiere ideologiche", rivendica il sindaco, sottolineando anche l’importanza del reddito di cittadinanza. Un passaggio, stando agli applausi, molto gradito dalla platea. In conclusione, i temi dell’amministrazione: il piano casa, la necessità di promuovere l’educazione alle pari opportunità, il piano notte che presto arriverà in giunta.

Saggi per il verde

Su alberi e verde pubblico presto verrà creato un comitato di saggi. ‘Assunti’ da Lepore saranno il neurobotanico Stefano Mancuso e l’architetto paesaggista francese Michel Desvigne che ha realizzato, tra le altre cose, il giardino del ministero della Cultura di Parigi e il parco urbano a Bordeaux.

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