Bologna, 7 dicembre - “Dopo le elezioni ho deciso che riprenderò le settimane del sindaco nei Quartieri. Il sondaggio vero è ascoltare i cittadini. Le elezioni e i voti veri sono ciò che conta...”. Il sindaco Matteo Lepore risponde così alla bocciatura del suo operato da parte del sondaggio commissionato da Confabitare alla società Demetra opinioni. E rimarca (di fatto) il risultato delle ultime Regionali che hanno premiato il Pd bolognese (che ha sfiorato il 43 per cento sotto le Torri) e i candidati da lui sostenuti (Isabella Conti e Maurizio Fabbri). Da qui, il sindaco non dà peso al 4 più dato dai cittadini del sondaggio: “Le associazioni dei cittadini fanno le loro indagini e hanno le loro opinioni. E ovviamente li rispetto”.
Sul tema mobilità, la questione più critica come evidenziato dall’indagine di Confabitare, però, arriva un assist per l’eventuale bis del sindaco. Votare nella primavera del 2027 a Bologna, come indicato dalla circolare del ministero degli Interni, significa avere sei mesi di tempo in più per il tram così da “finire le opere e mantenere gli impegni”, commenta Lepore, ricordando come così “i cittadini avranno una città più bella ed efficiente”.
Il suo mandato, visto che è stato eletto nell’autunno 2021 (le amministrative furono posticipate a causa del Covid), durerà quindi cinque anni e mezzo.
Una prospettiva che al sindaco a quanto pare non dispiace. “Il nostro compito è fare le opere, portare avanti i progetti e le iniziative per cui siamo stati eletti, assumendoci delle responsabilità. Non sempre si può accontentare tutti, ma alla fine credo che i bolognesi saranno soddisfatti perché la città alla fine di questo mandato sarà come nuova in tante zone, con tantissimi servizi nuovi, che renderanno Bologna più efficiente e con una migliore qualità della vita”. In ogni caso, rassicura, “noi siamo in tabella di marcia per finire tutto, come prescrive il Pnrr, nel 2026”.