Bologna, 4 marzo 2025 - Boom di incassi sotto le Due Torri dalla tassa di soggiorno, con una previsione per il 2025 di 18 milioni di euro.
Tassa di soggiorno e investimenti: la proposta della Lega
Da qui, la Lega bolognese presenterà un pacchetto di cinque ordini del giorno per chiedere all’amministrazione di reinvestire tali risorse non solo per attività culturali, ma anche per altri scopi. “Il ministero del Turismo ha riconosciuto la possibilità di utilizzare gli introiti di questa tassa per finanziare attività vicine al turismo, ma anche per correggere gli effetti negativi di questo fenomeno che, in certi casi, può impattare molto sulle città.
Per questo - spiega Matteo Di Benedetto, capogruppo del Carroccio in Comune - vorremmo che la giunta agisse su quattro linee di intervento: accessibilità di spazi e servizi, aiutando fragili e disabili; ambiente, aumentando le piantumazioni e lottando contro il dissesto idrogeologico; emergenza abitativa, investendo su nuovi alloggi o ristrutturando quelli esistenti, compresi quelli popolari; pulizia, sicurezza e decoro”.

Tassa di soggiorno e trasparenza
Il collega leghista Giulio Venturi fa un ulteriore passo avanti e invoca “maggior trasparenza rispetto all’utilizzo dei fondi della tassa di soggiorno da parte della giunta Lepore”. Tutto nasce da un corposo dossier, messo insieme da diverse interrogazioni e accessi agli atti da parte del gruppo consiliare, che mette in fila associazioni ed enti beneficiari dell’imposta.
“Quando ci sono questi flussi ampi di soldi pubblici - precisa Cristiano Di Martino, segretario cittadino della Lega - è necessario che il cittadino sia consapevole di come questi fondi vengono spesi”. Per questo, l’idea è creare “un comitato tecnico composta da due membri, uno di maggioranza e uno di minoranza, più un rappresentante delle associazioni di categoria per vigilare”. Una proposta che sarà il cuore di un altro ordine del giorno che la Lega presenterà in consiglio.

Enti e associazioni tra i beneficiari
“Ciò che ha fatto il Comune, destinando fondi della tassa di soggiorno a certi enti e associazioni non è contro la legge - precisa Di Benedetto - ma abbiamo qualche dubbio su alcune sovvenzioni ad attività, diciamo così, non proprio culturali che non vanno certo a beneficio di tutta la collettività...”.
Per questo “vogliamo vederci chiaro”, è l’input del Carroccio made in Bo.
Che, infine, con Venturi, lancia l’idea di “sinergie tra alberghi e attività ricettive con enti culturali, penso al Teatro Comunale ad esempio. In questo modo chi alloggia negli hotel potrebbe avere garantite tariffe agevolate, magari con sconti sui biglietti del 10 per cento”.