Bologna, il Comune rinnova la concessione degli spazi al Tpo. E' polemica

Le opposizioni criticano il rinnovo della convenzione: "Così si premiano i violenti"

Poliziotti e antagonisti venerdì sera in via Farini durante il comizio di FN (LaPresse)

Poliziotti e antagonisti venerdì sera in via Farini durante il comizio di FN (LaPresse)

Bologna, 20 febbraio 2018 - E' di pochi giorni fa la decisione del Comune di rinnovare la convenzione con il Tpo, prorogando la concessione della sede di via Casarini 17/4 e 17/5 fino a giugno 2021. Un provvedimento emanato in seguito alla «valutazione positiva», da parte dell’Amministrazione, delle attività svolte dalle associazioni ‘Ya Basta!’ e ‘Atash’, affidatarie della convenzione, «che hanno realizzato – si legge nella delibera – numerose attività nei settori della musica live, culture underground, cinema, illustrazione, fumetto, libri, editoria, streetart, danza e performance mentre l’area della promozione sociale e dei diritti ha svolto attività rivolte a giovani e minori e ai migranti con particolare attenzione all’intercultura e alla promozione dei diritti di cittadinanza, alla coesione sociale, alla promozione dello sport come elemento di inclusione». Confermati anche i canoni: 1.347,60 per Ya Basta! e 12.228,60 euro annui per Atash.

Una decisione che non sembra però lasciar tranquille le opposizioni, anche in virtù degli scontri dei giorni scorsi tra antagonisti e forze dell’ordine. A essere preoccupato è soprattutto Marco Lisei, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale: «L’ipocrisia del Pd è senza fine – attacca Lisei –: piange e condanna gli scontri e poi firma le delibere nelle quali concede sedi comunali agli stessi centri sociali che vi partecipano. Invece di sterili condanne facessero qualcosa di reale, una volta tanto, per interrompere le attività di questi soggetti, portatori solo di degrado e insicurezza. Perché, altrimenti, non possiamo che catalogarli come complici delle violenze e dei violenti».

Anche la Lega non sembra accettare la proroga della convenzione con il Tpo, come espresso caldamente in consiglio comunale dalla capogruppo Paola Francesca Scarano: «Continuiamo a dare tanti soldi e spazi a dei fomentatori pericolosi – sferza Scarano –, quando abbiamo migliaia di associazioni iscritte all’albo. Purtroppo, però, solo poche sembrano godere di vie preferenziali. Si occupano del ‘nulla cosmico’, partecipano alle occupazioni, vanno in trasferta e sono i fedeli fautori delle aggressioni alle forze dell’ordine: tra loro ci sono i protagonisti degli scontri di Piacenza e di Bologna». La capogruppo del Carroccio, che annuncia anche di voler chiedere «un controllo sul regolare pagamento degli affitti del Tpo», ne ha anche per gli altri collettivi e centri sociali. «Sono loro la vergogna della città – dice –: causano solo disordini, eppure la giunta continua a trattarli come dei premi Nobel».

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