Virginio Merola, intervista di Ferragosto al sindaco di Bologna. "Nidi, giù le rette"

Il primo cittadino: "Pronti a ridurre la Tari per le famiglie con più di due figli"

Il sindaco di Bologna Virginio Merola (Foto Ansa)

Il sindaco di Bologna Virginio Merola (Foto Ansa)

Bologna, 15 agosto 2019 - Dalle spiagge albanesi, ma sempre in filo diretto con Bologna e Roma, visto il tornado politico degli ultimi giorni, il sindaco Virginio Merola affronta il tradizionale colloquio di Ferragosto con il Carlino con lo sguardo rivolto al domani. In politica, dove il primo cittadino non chiude a un accordo con il Movimento cinque Stelle – a patto di un cambio dei vertici; e a livello amministrativo, con il primo progetto in tasca per la ripresa, ovvero un provvedimento ‘multistrato’ per le famiglie numerose.

Sindaco Virginio Merola, lei è anche presidente del Pd regionale. Il Partito Democratico è finito? Silenzio. "No. Ma se viene meno il senso di unità del Pd, viene meno il suo senso di partito utile al Paese. Dunque, attenzione: no risse interne". Dovrebbe dirlo al senatore Matteo Renzi e agli altri componenti delle correnti... "E’ strano che chi, fino a due giorni fa, ci imponeva di fare il contrario in relazione ai grillini, ora ci spinga a trovare punti di convergenza. C’è emergenza, c’è crisi, la situazione è preoccupante. Ma noi dobbiamo stare sul pezzo. A Matteo Renzi e anche all’altro Matteo, Salvini, manderei questo messaggio: 'Sbagliare è umano. Ammetterlo fa la differenza'". Dunque apre a un’intesa con i Cinque Stelle? D’altronde lei lo aveva detto anche il giorno dopo le Politiche. "Non accetto un governicchio qualunque per arrivare alle elezioni a marzo. Si può ragionare su un accordo serio di legislatura, un accordo di programma, ma solo se ci sarà un ricambio anche nella dirigenza pentastellata. Di Maio ha già dato". E quali sarebbero i punti di un accordo con i M5S? "Un accordo largo, alla tedesca, aperto a chi vuol fare qualcosa di serio per salvare il Paese: parliamo di lavoro, abbassando il cuneo fiscale e riducendo le tasse in favore della crescita; poi l’ambiente, un tema che è ora di prendere di petto con investimenti e provvedimenti certi; e infine istruzione, istruzione, istruzione". Vede il Paese sul bilico del precipizio? "Lega e M5S hanno fallito, erano due idee che non potevano stare insieme, ora dobbiamo pensare alle finanze, alla legge di bilancio, Aspettiamo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, consci che noi siamo il Pd e siamo i primi a dover discutere, pensando a iscritti ed elettori, ma sapendo che dobbiamo lavorare per l’interesse dell’Italia. Coinvolgendo una platea più vasta". Sarebbe a dire? "Bisogna valorizzare l’esperienza dei sindaci: ognuno di noi ha un bagaglio importante da portare, ha risolto problemi. Abbiamo il diritto di pesare di più, scegliendo obiettivi e agende. E poi il partito: sia che ci avviamo verso un accordo di legislatura, sia che si vada alle elezioni, bisogna essere capaci di unità e di rinnovamento nella competenza. C’è un Pd troppo romano, ci sono competenze dei singoli territori, visibili, che vanno colte e valorizzate". Le elezioni regionali, ormai quasi certe a gennaio, potrebbero essere anticipate in un eventuale election day. Non crede che questa politicizzazione rischi di finire per penalizzare il governatore uscente Stefano Bonaccini e lanci, invece, il centrodestra? "La scelta di Lucia Borgonzoni è assolutamente politica: non ha dimostrato alcuna capacità amministrativa, anche da sottosegretario. La Lega vuole fare cassa in fretta con i sondaggi favorevoli. Io però dico una cosa: noi non dobbiamo avere paura, non dobbiamo chiuderci, perché prima di tutto non siamo i proprietari della Regione. Non dobbiamo, anzi, perdere la ragione: attacchiamo la Lega, i suoi razzismi, la destra, e dimostriamo che l’Emilia-Romagna con la sua accoglienza e le sue virtù non è, per una volta, l’eccezione, ma la regola". Veniamo ai temi cittadini: sull’Xm24 rifarebbe tutto? Dalla famosa ruspa fino all’accordo? Non c’è stata una linea ondivaga? "Bologna sull’Xm24 ha fatto la differenza. Abbiamo lavorato bene come giunta e con il Questore. Loro erano l’unico centro sociale che non era entrato in un percorso di confronto per l’assegnazione di spazi: dal Vag a Làbas sono tutti in regola. Questo forse è dovuto al fatto che Xm ha molte anime al suo interno, come si è visto anche in questa prima fase post sgombero. Eppure anche per loro deve valere la regola che nei luoghi si entra o con bandi pubblici, o con il sostegno di garanzia in un accordo con i privati (come avevamo ipotizzato inizialmente per Crash). Abbiamo lavorato bene, il risultato è buono e ne vedremo gli effetti, mi ha solo dato fastidio il post di Salvini". Perché? "Non si è rivelato un ministro dell’Interno, enfatizzando le ruspe. Ha esasperato la situazione. E dall’altra parte c’era un collettivo che è voluto arrivare a tutti i costi allo sgombero". Ripeto: non siete stati troppo ‘buoni’, anche nella fase successiva allo sgombero? "L’obiettivo era liberare un immobile e non abbiamo avuto né scontri né tensioni. Quindi bene così, ora andiamo avanti per legalità e sicurezza sociale". A breve ripartirà l’attività amministrativa: quale sarà il suo primo atto? "E’ normale, dopo otto anni in Comune, ricostruire il percorso e guardare alle cose realizzate, ma bisogna pensare al domani. E nel domani la nostra vera emergenza è cercare di affrontare il trend demografico". Quindi? "Sostegno alle famiglie per ridurre il costo dei figli. Penso a un pacchetto di azioni che preveda l’abbassamento delle tariffe dei nidi, l’abbassamento delle tariffe delle mense scolastiche e la riduzione della Tari, la tassa sui rifiuti, per chi ha più di due figli. Inoltre, pensando al trasporto pubblico noi abbiamo già l’autobus gratis per tutti fino ai 13 anni: da settembre partirà l’estensione anche per chi frequenta le scuole superiori, con una riduzione del 50% dell’abbonamento annuale per il secondo figlio e l’esenzione per il terzo. L’obiettivo, con un piano pluriennale che mi piacerebbe venisse completato da chi mi seguirà a Palazzo d’Accursio, è quello di arrivare ad avere nidi e mense gratis". Dove troverete le coperture finanziarie? "Il nostro bilancio è buono: frutto, anche questo, di un lavoro che si è esteso sull’arco dei due mandati. Poi ci sono i 30 milioni stanziati da Bonaccini per i nidi per le famiglie che arrivano a 26mila euro di reddito Isee. Mi piacerebbe allargare questa platea. Abbiamo ricevuto tre milioni di euro dal Ministero per il nostro impegno sul biologico: saranno destinati alla riduzione di tariffe per le mense, siamo stati premiati per il lavoro di questi anni. Del totale del tesoretto, mezzo milione sarà specificatamente destinato all’educazione alimentare: mi piacerebbe dotare tutti gli studenti fino alle medie di un contenitore in metallo, per evitare l’uso smodato della plastica. E’ un aspetto di cui terremo conto, l’anno prossimo, nel nuovo bando per la refezione scolastica". Come mai la scelta di partire proprio da qui? «In un mondo che si spegne, dove non si fanno più figli, Bologna tiene per il tasso di residenza, di immigrazione soprattutto dalla provincia e dal Sud Italia, per le nuove famiglie che si stabiliscono in città. Noi ci siamo, prendiamo sul serio questo tema». Il 2019-2020 potrebbe essere il momento decisivo per le opere pubbliche. O con la crisi di Governo... non sarà così? "Sul Passante di mezzo siamo pronti, l’assessore Irene Priolo ha portato a casa l’accordo definitivo. Ora c’è la Conferenza dei servizi per mettere nero su bianco tutte le migliorie". La Lega però vuole il Passante Sud. "La risposta è no: è antiambientale, inutile, è assurdo mettere in discussione la collina". E il People Mover? "Siamo in fase di collaudo, è molto delicata. Ma conto che si possa avviare a breve. Ci siamo. Buon Ferragosto a tutti i bolognesi".  

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