Omicidio di Molinella, telefonata choc al 118

Il marito Andrea Balboni agli operatori: "Ma devo scavalcare il sangue? Che schifo"

Andrea Balboni, 52 anni con la moglie Liliana Bartolini, 51

Andrea Balboni, 52 anni con la moglie Liliana Bartolini, 51

Bologna, 19 aprile 2016 - Si è svolta ieri l’autopsia sul corpo di Liliana Bartolini, 51 anni, la donna sgozzata a Miravalle di Molinella. In carcere con l’accusa di omicidio volontario c’è il marito, Andrea Balboni, 52. L’esame ha smentito la versione della morte accidentale raccontata dall’uomo, perché la ferita al collo è "larga, superficiale e tangenziale", cioè perpendicolare, e non penetrante.

La donna non è morta subito. La dinamica è chiara, per il gip: nella lite scoppiata per la relazione extraconiugale di Balboni, lui l’ha accoltellata. L’amante ha raccontato che si frequentavano da un anno e mezzo e l’ultima volta si erano visti la sera prima del delitto. Liliana sapeva tutto e una settimana prima c’era stata una feroce litigata con il marito nella piazza della frazione. Un "affronto pubblico" che aveva creato in clima di rabbia in casa.

Ecco la trascrizione completa della telefonata fatta da Andrea Balboni al 118. Prime ore del mattino del 13 aprile.

Operatore uno: 118!

Balboni: Pronto!

O: Sì.

B: Siamo stati aggrediti. Pronto!

O: Le serve un’ambulanza?

B: C’è mia moglie in un lago di sangue.

O: Le passo l’ambulanza. Un attimo.

Operatore due: Che cosa succede signore?

Balboni: Sono arrivato a casa da lavorare e mi hanno aggredito in garage. Adesso mi sono ripreso, sono salito in casa e c’è mia moglie in un lago di sangue. Non si muove!

O: Non si muove?

B: No.

O: Se la chiama?

B: Lilli! Lilli! No.

O: Da dove sta perdendo sangue?

B: Ma non ci sta... Non lo so, è tutto insanguinato qui, c’è un...

O: Da dove mi sta chiamando?

B: Da Molinella, via Miravalle 2. Campanello Balboni.

O: Lei riesce ad aprire la porta di casa?

B: Spero.

O: Ok, le mando anche i carabinieri.

B: Mi fanno male le gambe.

O: Ok, provi ad aprire la porta di casa e le mando anche i carabinieri.

B: Sì.

O: Allora, resti in linea con me, resti in linea con me, così siamo tutti più tranquilli, e poi mi dica anche se riesce a vedere sua moglie.

B: Oddio quanto sangue c’è qua. Sì, ma è sdraiata.

O: Sì, io le ho già allertato l’ambulanza e sta arrivando.

B: A faccia in giù.

O: Ok. provi a muoverla, mi dica se si muove il torace.

B: Ma pesto del sangue, va bene lo stesso?

O: Sì, sì, sì, sì. Lei si avvicini a sua moglie e mi dica, mi dica se si muove.

B: Lilli! Lilli! No! Non si muove.

O: Non si muove?

B: No.

O: Ok. Lei è stato colpito? Dove è stato colpito?

B: In faccia, alle gambe, un po’ dappertutto. Oddio quanto sangue che c’è qua!

O: Stia tranquillo signor Balboni, stia tranquillo. Adesso arriva l’ambulanza. E’ già partita da Molinella ed è a 4 chilometri. Arriva tra qualche minuto. Ok, lei si avvicini alla porta. Da dove sono entrati, dal garage?

B: Non lo so se sono entrati... Io sono entrato dal garage, me li sono trovati davanti, erano in due, ma...

O: Ok, sua moglie adesso dov’è, in garage?

B: No, no, lei è in sala, in casa.

O: E lei è in sala e lei è in garage, giusto?

B: Sì.

O: Ok.

B: Cioè adesso ci torno in garage.

O: Ok. Però lei stia lì, vicino a sua moglie e apra la porta di casa e apra anche il portone, ok?

B: Ma devo scavalcare il sangue? Che schifo, come faccio? Oddio!

O: Allora, stia tranquillo signor Balboni, stia tranquillo. Respiri lentamente, stia tranquillo signor Balboni, non perda la calma. Stia tranquillo. Si avvicini lentamente alla porta perché tra un po’ dovrà aprire ai carabinieri e alle ambulanze che stanno arrivando. Quindi con calma lei si diriga alla porta...

B: Ma devo scavalcare mia moglie?

O: Lo deve fare. Lo deve fare perché devono entrare. Per aiutarla dobbiamo entrare, quindi, con calma...

B: Oddio, oddio che male alle gambe. No, mamma mia che sangue che c’è anche qui. La porta è aperta.

O: Ok, c’è anche un portone nel palazzo?

B: No, è una villettina da soli.

O: Quindi è una casa singola?

B: Sì, io vado fuori perché sennò svengo.

O: Ok, vada fuori e resti al telefono con me.

B: Oddio.

O: Respiri lentamente, sennò rischia di svenire signor Balboni.

B: (respira in modo più forte)

Operatore due: Bravissimo, così, respiri lenti e profondi. Respiri lentamente, si metta seduto adesso.

Balboni: Ah, sono già chino, non ce la faccio a star su in piedi. Oddio, oddio, oddio, cos’è...

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro