Renzi inaugura la Philip Morris: "Bologna simbolo dell'Italia". Contestazione flop

Grande dispiegamento di forze dell'ordine, ma a Zola c'è solo una delegazione di Sel. Il premier chiama la standing ovation per Venturi e commenta il caso della trascrizione delle nozze gay: "Dico a Merola che presto faremo una legge". Poi visita la Yoox VIDEO L'arrivo del premier - "Il futuro è adesso" FOTO La visita di Matteo

Zola (Bologna), Renzi inaugura la Philip Morris (FotoSchicchi)

Zola (Bologna), Renzi inaugura la Philip Morris (FotoSchicchi)

Zola Predosa (Bologna), 10 ottobre 2014 - "Io ho molto apprezzato l'idea che una grande azienda mondiale investa sull'innovazione e non si limiti a mantenere la sua grande nicchia ma innovando. E' un messaggio bello". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi (video 1/e foto) ha pronunciato queste parole a Zola Predosa, dove è stato per l'inaugurazione dello stabilimento pilota (già attivo da 3 mesi) della Intertaba, anzienda del gruppo Philip Morris International. Il premier, inoltre, ha posato idealmente la prima pietra del nuovo stabilimento che sarà pronto a Crespellano tra 18 mesi. Si tratta di un investimento da 500 milioni di euro, per circa 600 posti di lavoro. Un'idea resa possibile dalla bravura degli operai che lavorano da queste parti e dalla lungimiranza della amministrazioni pubbliche, secondo il presidente del Consiglio, che ha sintetizzato il tutto in una frase: "In questo momento Bologna è il simbolo dell'Italia".

"Sono arrivato tardi, ma tra 18 mesi sarò puntuale all'inaugurazione dello stabilimento", ha proseguito Renzi. Standing ovation per Giacomo Venturi, il vicepresidente della Provincia di Bologna che ha favorito e accolto l'investimento della multinazionale Usa prima di morire per le conseguenze di un incidente stradale. E' stato proprio il presidente del Consiglio a invocarla. "Quando si spezza una giovane vita una comunità che fa politica ricorda i valori fondamentali" e non solo le scadenze elettorali.

Poi il capo del Governo si è fermato a scambiare due chiacchiere con i lavoratori, ai quali ha lavorato di avere anche lui "parenti bolognesi" (la sorella vive a Castenaso, ndr). "Non vi dico cosa mi raccontano i miei nipoti in bolognese", ha scherzato. Interrogato sul caso della trascrizione dei matrimoni gay, ha detto: "A Merola rispondo che presto faremo una legge".

Insieme al premier, il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, il ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti e dell'Agricoltura, Maurizio Martina.Presenti, tra gli altri, il sindaco Virginio Merola, Romano Prodi, Stefano Bonaccini, De Maria, il presidente regionale di Confindustria Marchesini, quello bolognese Alberto Vacchi e Isabella Seragnoli, gruppo Gd.

 

Contestazione flop

Tra i numerosi ringraziamenti che l'ad e presidente di Philip Morris Italia, Eugenio Sidoli, ha fatto in apertura della cerimonia con il premier c'è stato anche quello al questore di Bologna, Vincenzo Stingone. "Per aver permesso - ha precisato Sidoli, dal palco circolare allestito all'esterno dello stabilimento Intertaba - che questo evento si svolgesse come una festa". A rischio contestazioni, la cerimonia è avvenuta in uno spazio assolutamente protetto e massicciamente presidiato dalle forze dell'ordine. Grande dispiegamento di forze con agenti nei campi e sui tetti delle aziende circostanti. Ma si è risolta in un flop la contestazione al premier. A protestare contro il capo del Governo c'era solo una delegazione di Sel (Sinistra, Ecologia e Libertà) composta da una decina di persone, che hanno esposto uno striscione con la scritta "Chi ha paura dell'art.18?".

Assente invece la Fiom, che dopo aver chiesto senza successo un incontro al presidente del Consiglio, ha optato per un presidio davanti alla Titan, azienda in crisi di Crespellano, paese in cui Renzi originariamente doveva fermarsi nel corso della sua visita. Egle Beltrami, coordinatrice provinciale bolognese di Sel, ha spiegato invece che il suo partito "non manifesta contro la Philip Morris, ma contro le politiche sul lavoro del Governo, come il Jobs act e lo stralcio dell'articolo 18". In particolare, secondo Beltrami, "il fatto che Philip Morris abbia deciso di costruire uno stabilimento qui dimostra che Renzi mente quando afferma che l'articolo 18 è un freno agli investimenti".

 

La visita alla Yoox

Dopo l'inaugurazione del nuovo insediamento della Philip Morris, Renzi ha visitato la sede di Yoox Group, l'azienda di e-commerce di Zola Predosa. L'incontro a porte chiuse è durato circa mezz'ora. Il premier è uscito senza lasciare dichiarazioni, diretto a Medolla, per dare il via alla campagna elettorale per le regionali di Stefano Bonaccini. "Mi ha molto colpito la realtà imprenditoriale di Yoox con giovani da tutto il mondo e da tutte le regioni italiane - ha sottolineato Renzi, secondo quanto riferito da una nota dell'azienda - un fiore all'occhiello italiano, che dimostra con i propri risultati perché è necessario credere ed investire nel nostro Paese". Yoox, spiega il comunicato, è "il partner globale di Internet retail per i principali brand della moda e del design, che da sempre si contraddistingue per il costante impegno nell'innovazione, nella creatività, nello sviluppo di nuove tecnologie, 100% Made in Italy".

Positive anche le parole di Federica Guidi, Ministro dello Sviluppo Economico: "Lo straordinario esempio di Yoox è la conferma della necessità che il Governo sta perseguendo di sostenere con ogni mezzo l'innovazione tecnologica, l'occupazione giovanile e la ricerca & lo sviluppo", ha commentato. "Yoox è la prova che si può partire da zero anche in Italia e costruire un'azienda innovativa che in 15 anni è diventata leader europeo nell'e-commerce del fashion, facendo leva sul vantaggio competitivo del Made-in-Italy nel mondo - ha infine concluso Federico Marchetti, Fondatore e Amministratore Delegato di Yoox Group - Ringrazio il Presidente Renzi dell'attenzione che oggi ha riservato agli 800 ragazzi e ragazze dipendenti di Yoox che tutti i giorni competono con coraggio e creatività con i colossi oltreoceano del nostro settore".

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