Bologna, 9 aprile 2024 – Per giovedì 11 aprile Cgil e Uil hanno indetto uno sciopero generale. Inizialmente lo sciopero era previsto di quattro ore e per il settore privato. Ma "alla luce della strage avvenuta alla centrale idroelettrica di Bargi”, lo sciopero generale riguarderà “tutti i settori (pubblici e privati), per l'intera giornata in tutta l'Emilia-Romagna. A Bologna manifestazione con concentramento in piazza XX settembre dalle 9. Adesso basta!”. Potrebbero verificarsi disagi nei trasporti, visto che aderiscono Tper, Trenitalia e Italo.
Per presentare i motivi dell’agitazione il sindacato snocciola cifre che fanno tremare i polsi: “Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio nazionale “Soricelli” di Bologna i morti sul lavoro nazionali nel 2023 sono stati 1485, 986 di questi sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e nell’edilizia”.

Questo è l’”adesso basta!” pronunciato da Michele Bulgarelli, segretario Cgil di Bologna, e Marcello Borghetti, segretario Uil Emilia Romagna.
I motivi della mobilitazione
Una mobilitazione “necessaria”, come la definiscono i due sindacati, che chiedono zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale e un nuovo modello sociale di fare impresa. Su questi principi si baserà l’azione nei 7 presidi nel bolognese e per i 12 milioni di lavoratrici e i lavoratori coinvolti nel rinnovo dei contratti nazionali.
“I presidi sono la fotografia dei territori e dei settori interessati allo sciopero”, dice Bulgarelli, che racconta uno scenario, anche per il 2024, negativo per i lavoratori. Infatti, all’8 aprile, nel 2024 sono morti a livello nazionale 279 lavoratrici e lavoratori, il dato sale a 353 se si aggiungono i morti in itinere. “Una tendenza negativa dovuta al fatto che la ripresa post lockdown è stata fatta sulla pelle di chi lavora”, racconta Bulgarelli. All’interno di questo panorama, si inserisce il quadro dell’Inps, che considera il settore privato e non l’agricoltura e il pubblico e relativo alla Città metropolitana: su 381mila lavoratori, 125.327 (33%) hanno una retribuzione annua inferiore ai 20mila euro lordi, su una media cittadina annua di 26.610 euro lordi. Un dato che preoccupa anche Marcello Borghetti, segretario regionale Uil. “Uno sciopero contro il governo, perché chi lavora viene trattato come fattore sacrificabile al profitto”.
I presidi a Bologna e provincia
In provincia, giovedì si parte alle 8 in zona Interporto a Bentivoglio, e a seguire, alle 9, a San Giorgio Piano alla Reagens. Poi, alle 13, a Calderara di Reno ai Motori Minarelli, a Casalecchio in zona Shopville e a Gaggio Montano a Caffitaly.
In città, il ritrovo è alle 9.30 in viale Masini 6-14 e alle 14 davanti la torre Unipol. “Davanti all’Itl per chiedere più ispettori e controlli contro l’illegalità. Perché c’è il rischio che Bologna non riesca a coprire i posti che sono previsti e notiamo una forte mancanza di controlli”, chiede Bulgarelli.
Sulla riforma fiscale, i sindacati descrivono la situazione come “opposta rispetto a quanto vorremmo che si facesse”. E, Bulgarelli, riprende le parole del sindaco Lepore: “Mentre a Bologna si recupera sull’evasione, il governo l’aiuta aumentando la flat tax e i condoni per gli autonomi”. Per questo urge “un cambio di rotta verso un modello sociale di fare impresa che rimetta al centro i diritti della persona”, ricorda Borghetti.
Sciopero 11 aprile nel trasporti: l'adesione di Tper
Ecco le modalità previste per servizi di bus e altre attività di competenza di Tper, ricordando che negli orari di sciopero, al call-center telefonico 051-290290 sarà garantita la presenza di un operatore. Per il personale viaggiante dei servizi automobilistici e filoviari Tper dei bacini di servizio di Bologna e Ferrara (bus e corriere) lo sciopero si svolgerà dalle ore 13.00 alle ore 16.30 di giovedì 11 aprile. Negli orari di sciopero, i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano non saranno garantiti.
Le corse garantite prima dello sciopero
- Per i bus urbani, suburbani ed extraurbani del bacino di Bologna saranno garantite solamente le corse dal capolinea centrale verso periferia, e viceversa, con orario di partenza fino alle ore 12.45. - Per le linee urbane di Imola verranno garantite tutte le corse complete in partenza dalla stazione ferroviaria, o dall'autostazione, fino alle ore 12.50. - Per i mezzi urbani, extraurbani e del servizio Taxibus di Ferrara saranno garantite solamente le corse dai capilinea periferici, centrali e intermedi con orario di partenza fino alle ore 12.45. - Lo sciopero riguarda anche il personale dedicato al servizio “Marconi Express”, il cui servizio potrebbe non essere garantito, per effetto dell’astensione dei lavoratori, dalle ore 13.00 alle ore 16.30.
Gruppo Hera: i possibili disagi
Il Gruppo Hera informa che giovedì, in seguito allo sciopero, potrebbero verificarsi disagi nello svolgimento di tutti i servizi gestiti dalla multiutility, compresi call center, sportelli commerciali e stazioni ecologiche. Verranno comunque garantite le prestazioni minime, assicurate per legge, e al termine dello sciopero i servizi torneranno alla normale operatività. Oltre ai servizi di pronto intervento, attivi tutti i giorni 24 ore su 24, i clienti potranno usufruire, per le principali pratiche commerciali, dello sportello Hera OnLine, collegandosi all’indirizzo www.servizionline.gruppohera.it, e dell’app My Hera.
Treni: le corse garantite
Anche il personale di Trenitalia, Trenord e Italo ha deciso di aderire allo sciopero generale dalle 9 alle 13 dell'11 aprile. Saranno però garantite tutte le corse in partenza nella fascia oraria dalle 6 alle 9, comprese quelle che hanno orario di arrivo nella destinazione finale entro le 10. Possibili disagi ci potranno essere per chi viaggia alla mattina. Informazioni dettagliate sul sito di Trenitalia, in cui si legge: "L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione".
Trenitalia: i treni garantiti
Italo: i treni garantiti