Cinema piazza Maggiore Bologna, 200mila spettatori sotto le stelle

Con 'Lo chiamavano Trinità' cala il sipario su un'edizione che ha ospitato grandi nomi della settima arte

Bologna, il cinema in piazza Maggiore (foto di Lorenzo Burlando)

Bologna, il cinema in piazza Maggiore (foto di Lorenzo Burlando)

Bologna, 13 agosto 2019 – All'ombra di San Petronio non si sono ancora viste le scazzottate di Bud Spencer e Terence Hill, ma i numeri del grande schermo di piazza Maggiore (foto) sono già spettacolari: 'Sotto le stelle del cinema' (video) taglia il traguardo dei 200mila spettatori.

Si chiude oggi con il cult 'Lo chiamavano Trinità' (ore 21.30) il cartellone promosso dalla Cineteca nell'ambito di 'Be Here. Bologna Estate', che dal 17 giugno ha accompagnato oltre 50 serate dei bolognesi.

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Una manifestazione che si conferma tra le più amate dal pubblico, stranieri compresi, sempre più numerosi anche grazie alle proiezioni in versione originale e ai sottotitoli inglesi in caso di film italiani. Il pubblico internazionale ha assunto una rilevanza particolare per 'Il Cinema Ritrovato', che dal 22 al 30 giugno ha intrecciato, per le proiezioni in piazza Maggiore, il suo percorso con quello di 'Sotto le stelle del cinema', regalando serate indimenticabili come quelle con Francis Ford Coppola, che ha portato in prima europea il Final Cut del suo capolavoro, Apocalypse Now, o Jane Campion, a Bologna con il restauro del suo film più amato, Lezioni di piano.

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Ma tutto il cartellone estivo della Cineteca è stato costellato di ospiti, strabiliati dal calore di un pubblico che non ha eguali. Come ha detto Matteo Garrone, presentando il suo Dogman, “le proiezioni in piazza Maggiore a Bologna sono la fortezza del cinema”.

A iniziare da Nicolas Winding Refn, autore di culto in particolare per le nuove generazioni, che nel salotto cittadino ha voluto proiettare una sua copia personale del film che ne ha rivelato il talento, Drive, la lista dei protagonisti che hanno calcato il palco sembra inesauribile: Oliver Stone, con il restauro di The Doors voluto dallo stesso regista e realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata, il maestro dell’animazione francese Michel Ocelot, e poi un altro monumento del cinema d’Oltralpe, Claude Lelouch, con l’indimenticabile Un uomo, una donna, e poi gli italiani Giancarlo Giannini, Paola Cortellesi, Riccardo Milani, Riccardo Scamarcio, Matteo Garrone, Alice Rohrwacher, Gianni Amelio, Emanuele Crialese, i fratelli Antonio e Pupi Avati, al centro di un omaggio speciale di Bologna a due grandi bolognesi, con tre serate consecutive di incontri con il pubblico e proiezioni dei nuovi restauri dei loro film, realizzati dalla Cineteca.

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