Cosmo a Bologna: "L’amore diventa una festa"

Al Parco Nord arriva la kermesse di tre giorni voluta dal musicista, slittata a causa del Covid: "È la città giusta"

Cosmo, al secolo Marco Jacopo Bianchi, cantautore, deejay e produttore discografico

Cosmo, al secolo Marco Jacopo Bianchi, cantautore, deejay e produttore discografico

Bologna, 15 aprile 2022 - Si annuncia come una anticipazione di una prossima Estate dell’Amore, come venne definita quella Californiana della psichedelica del 1967, il festival di tre giorni fortemente voluto da Cosmo, La prima festa dell’amore, in programma questa sera e domani (dalle 18), con una appendice il 18 aprile (dalle 13), sotto una grande tenda a Parco Nord. Ospiti, oltre all’artista che ha ideato l’appuntamento, i nomi più originali della nuova scena elettronica italiana, dai Tamburi Neri a Tropicantesimo , da Steve Pepe a Hugo Sanchez . I biglietti per oggi e domani sono esauriti, disponibili invece per il 18.

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Cosmo, finalmente La festa dell’amore diventa realtà.

"Al terzo tentativo ce l’abbiamo fatta. Io volevo una festa autentica dove la gente potesse finalmente, dopo oltre due anni, riscoprire il piacere della comunità, dello stare insieme ballando, condividendo sensazioni, ritrovando il piacere di un vero rito collettivo. Per tre volte divieti e burocrazie ce lo hanno impedito, rivolgemmo anche un appello senza esito al presidente della Regione Stefano Bonaccini, e adesso finalmente la tenda della Festa dell’Amore a Parco Nord è una realtà".

Perché proprio a Bologna?

"Per molti motivi. Quello logistico, sicuramente. Bologna è facilmente raggiungibile da ogni parte d’Italia, ma per me rappresenta anche un grande crocevia culturale, qui si è sviluppata, negli anni passati, una scena musicale ‘indie’ che, se pure non sempre mi rappresenta del tutto musicalmente, ha però dimostrato cosa significhi essere una città laboratorio. E poi Bologna è una delle due sedi (l’altra è Roma, ndr ) della mia casa discografica, la 42Records, e qui mixo tutti i miei dischi".

Cosa aspettarsi dal tendone allestito a Parco Nord?

"È un tendone da circo dove la musica sarà non soltanto sul grande palco, ma ovunque, la centralità sarà quella del pubblico, della pista da ballo, che spesso diventerà protagonista degli spettacoli e dei dj set. Un continuo movimento sonoro garantito da un imponente impianto audio. Il 18 sarà come fare la gita di Pasquetta. Inizieremo alle 13 all’aperto con i dj set, si potrà pranzare sul prato e poi ci trasferiremo all’interno".

Come ha scelto i tantissimi artisti che saranno con lei nella Festa dell’Amore?

"Sono dj, musicisti e produttori che arrivano dal mio universo creativo di riferimento. Il programma è immaginato come un omaggio a una nuova ondata elettronica italiana che unisce, con grande originalità, il piacere della danza, l’edonismo, con la ricerca sui suoni del futuro e sull’influenza che le macchine hanno nel fare musica. Si tratta di realtà poco conosciute dal grande pubblico, che rispecchiano i miei gusti personali e le mie influenze".

Per loro, una bella opportunità...

"Spesso, dopo un mio concerto, mi sono ritrovato a pensare a come sarebbe stato bello condividere il palco con chi stimo, allargare la conoscenza, offrire al mio pubblico una scelta sonora che spesso non arriva a tutti. E che, invece, è al centro di un interessante rinnovamento della musica italiana, arrivando alla notorietà prima all’estero e poi in Italia".

Cosmo, mai come in questo momento la parola ‘amore’ che lei ha usato per definire la sua festa, è necessaria.

"Vorrei che questa festa avesse davvero un significato catartico per tutti quelli che parteciperanno. La musica è una cura della quale soprattutto i più giovani hanno davvero bisogno per lasciarsi alle spalle il periodo terribile della pandemia. Come dice il titolo questa è la prima. Altre feste dell’amore spero arriveranno presto".