Cristina D'Avena e il concerto per FdI, critiche sui social: "Porto musica, non ideologie"

La cantante si esibirà a Roma per i 10 anni del partito. "Ho letto commenti feroci, non mi schiero. Le mie canzoni fanno felice chi le ascolta"

Cristina D'avena nella foto che accompagna il post

Cristina D'avena nella foto che accompagna il post

Bologna, 15 dicembre 2022 - "Stasera, come tutte le altre, non porto ideologie, ma musica". E' una Cristina D'Avena amareggiata quella che si è raccontata oggi in un lungo post sui social, dopo essere stata criticata sul web per la sua presenza al concerto che celebra i 10 anni di  Fratelli d'Italia, oggi a Roma. "Cari amici - spiega la cantante residente a San Lazzaro -, ho letto nel pomeriggio di ieri, sul web, commenti e considerazioni feroci sulla mia partecipazione alla festa di questa sera, in Piazza del Popolo a Roma. Non credo serva spiegare come mi sia sentita; preferisco ricordare a chi mi ha giudicato, forse con un po’ troppa fretta, chi sono".

E ne approfitta per fare il punto su tutta la sua carriera, esplosa grazie alle sigle dei cartoni animati, e che ora sta vivendo una nuova gioventù. "Da quarant’anni canto in tutti i posti dove sono ben voluta e accolta - prosegue -. Nelle piazze dei paesi, nei palazzetti delle città, nei teatri, in televisione, nelle feste LGBTQ+ e anche alle Feste dell’Unità. Nei Pride e al Vaticano. E sempre e ovunque con tutto l’impegno e la gratitudine possibili. Perché le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e spensieratezza a chi è cresciuto con loro e a chi le canta assieme a me. Tutti, nessuno escluso. E questo non è qualunquismo, ma libertà". 

Il post su Facebook della cantante
Il post su Facebook della cantante

"Non porto ideologie, ma musica"

"Stasera, come tutte le altre, non porto ideologie, ma musica - conclude -. Non mi schiero e non cambio pelle all’improvviso. Ho accolto un invito per cantare, non per militare sotto una bandiera. E se posso trasformare una polemica in qualcosa di più utile, vorrei fosse - questa - un’ottima occasione per dimostrare (se mai ce ne fosse ancora bisogno) che la musica unisce, include, conforta. Ho sostenuto, e sempre sosterrò, i diritti civili e l'amore universale che dovrebbe essere alla base della crescita di ogni essere umano. Canto Pollon, i Puffi, Memole, Occhi di Gatto, Mila e Shiro…. Sono inni di leggerezza e di fantasia… e di nessuna altra natura o pretesa". E conclude: "Vi voglio bene"