Doctor Strange, molto più di un semplice kolossal a tinte horror

Il secondo capitolo delle avventure dello stregone Marvel riserva molte sorprese

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Bologna, 11 maggio 2022 - “Sei felice?”. “Ti amo in ogni universo”. “Loro saranno amati”. È molto di più di un semplice nuovo kolossal cinecomic a tinte horror, lo splendido ‘Doctor Strange nel Multiverso della Follia”, secondo capitolo delle avventure dello stregone Marvel (un eclettico Benedict Cumberbatch) impegnato a scongiurare il collasso della nostra realtà a causa delle interferenze degli altri universi. È molto di più perché ci sono anche riflessioni ampie sui fallimenti individuali, sulla genitorialita’, sulle seconde opportunità. Due ore che scappano via come i Multiversi stessi, con camei inaspettati (in sala sono saltati in diversi), momenti toccanti e tocchi orrorifici di grande classe, tra riferimenti anche all’arte di Marina Abramovich, ai classici di fantascienza di Dick e ovviamente al cinema di Sam Raimi. Che dirige il film spesso autocitandosi, tra streghe possedute (occhio al villain), zombie a sorpresa e teste che esplodono. Chiedevamo un po’ di aria fresca all’universo cinematografico Marvel, e l’aria fresca è follemente arrivata.

 

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