Bologna, 4 dicembre 2022 - Libertà e bellezza ricamano con filo d’oro quel fazzoletto di palco che Elisa e Dardust si ritagliano domani e martedì all’Europauditorium. Fin dal titolo, infatti, il loro ’ An intimate night ’ si presenta come un’alternativa al pop tossico di streaming e classifiche per puntare al cuore dell’essere artisti.
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Se l’elettronica rappresenta la parte razionale del suo essere musicista, il piano è pura emozione ed è a quello che punta Dario Faini , o Dardust che dir si voglia, accostando i suoi mondi in bilico tra classica, pop e jazz alla perizia strumentale della chitarra di Andrea Rigonat e agli archi di Caterina Coco, primo violino, Alessio Cavalazzi, violino, Matteo Lipari, viola, Valentina Sgarbossa, violoncello, Lucio Enrico Fasino, contrabbasso. Lei, Elisa, è invece la voce e l’anima di un repertorio etereo, sospeso tra ’Come te nessuno mai ’ e ’A modo tuo’ , che non tralascia hit come ’Se piovesse il tuo nome ’, ’Gli ostacoli del cuore’ , ’Labyrinth ’, ’Stay’ , ’Together’ e quella ’ O forse sei tu’ seconda a Sanremo e vincitrice della Targa Tenco.
"Davanti ad esperienze come quella del Festival non nutro mai aspettative, perché mi metterebbero ansia" assicura ’Eli’, materializzatasi pure nell’ultima data milanese del tour di Cesare Cremonini per duettare assieme ’Poetica ’. "Quindi, tutto quel che è arrivato lo scorso febbraio l’ho considerato un regalo. Ritrovarmi sulla piazza d’onore dopo 21 anni, era tutt’altro che scontato. Non rappresentando più una novità del panorama musicale, sarebbe stato anche fisiologico non essere nell’hype del momento. E invece…". Nessun rimpianto, insomma. "Sinceramente, penso che un mio primo posto sarebbe stato ingiusto. Come ho vinto io nel 2001, a 23 anni, è giusto che oggi a vincere siano artisti come Blanco e Mahmood perché questa è la legge della foresta, il cerchio della vita… oddio, adesso sta a vedere che alzo pure il leoncino…". Rimessa in garage la DeLorean DMC-12 evocata in estate dal Back To The Future Live Tour e scesa dall’astronave di quei Muse con cui ha appena reinterpretato ’Ghosts (how can I move on) ’, la cantante friulana si cala nel clima di fine anno (in repertorio non manca una suggestiva versione di quella ’Silent night ’ cantata a suo tempo pure con Dolores O’ Riordan) per lasciar rilucere le gemme del suo repertorio alla luce di una candela natalizia.
"Siccome siamo entrambi maniaci dei dettagli, in questo spettacolo niente è lasciato al caso" racconta dal canto suo Dardust , appena tornato con ’Duality’, quinto album della sua discografia. "Ecco perché la nostra ‘serata intima’ diventa inevitabilmente un viaggio unico e speciale; un live minimale ma allo stesso tempo intensissimo e magico. Si entra in un nuovo mondo dove Elisa trova nuovi colori anche vocali. Sono onorato di lavorare con lei e infinitamente grato per avermi permesso di far entrare il mio mondo all’interno del suo set, eseguendo alcuni inediti di ‘Duality ’ con il favoloso quintetto d’archi che ci affianca sulla scena".