Ermanno Cavazzoni e la scoperta degli Extraliscio

Scrittore e poeta, è ospite della newsletter di oggi. Stasera alla Arena Puccini il film 'Extraliscio Punk da Balera'

Gli Extralisco e dietro al centro Ermanno Cavazzoni voce narrante del film

Gli Extralisco e dietro al centro Ermanno Cavazzoni voce narrante del film

Bologna, 16 giugno 2021 - E’ stato lui a introdurre Elisabetta Sgarbi alle atmosfere taglienti e retrò del ‘Punk da balera’ degli Extraliscio. Il poeta Ermanno Cavazzoni è il responsabile dell’innamoramento della regista e scrittrice che si è così felicemente immersa nel fascino seduttivo di polke e mazurke, versione moderna. Ne è nato un film, Extraliscio Punk da Balera, che, dopo essere stato proiettato in anteprima a Venezia, viene presentato questa sera all’Arena Puccini (ore 21.30) , alla presenza della band di Mirko Mariano, Moreno il Biondo Conficconi e Mauro Ferrara, assieme proprio alla Sgarbi e a Cavazzoni.

Cavazzoni, lei è un insospettabile cultore del liscio? "Il liscio è il suono della mia infanzia, è la musica del proibito, dell’inesplorato, delle promesse di un mondo esotico, ma vicinissimo. E’ il ricordo dei giorni trascorsi nella casa di famiglia, nella campagna emiliana, dove arrivavano gli echi di valzer e mazurke. E’ una miscela di suggestioni, nostalgia, desideri irrealizzati, che mi porto dietro da sempre".

Come ha incontrato gli Extraliscio? "Quello con Extraliscio era un incontro inevitabile, atteso. Tutto è successo grazie al musicista Massimo Simonini, il direttore del Festival Angelica, che mi ha suggerito di ascoltare un gruppo, gli Extraliscio, appunto, nei quali lui suona, perché io cercavo un accompagnamento sonoro a un lettura di miei testi che dovevo tenere alla Milanesiana , la rassegna curata da Elisabetta Sgarbi. E’ stato come tornare in quel campo che circondava la casa di famiglia, come se rivivessi, con le loro canzoni, quei giorni di sogni di coppie danzanti: un territorio al quale, anche per volontà dei miei genitori, era per me impossibile accedere".

Perché? "Soprattutto per un fatto di stratificazione sociale. La mia era una famiglia della borghesia, e il liscio era un divertimento ‘popolare’ per eccellenza, che doveva essere tenuto lontano dai nostri consumi culturali. Anche se quella musica era in realtà ricchissima di riferimenti e influenze colte, pensiamo al repertorio classico dei valzer che nel liscio confluivano, e le orchestre meritoriamente divulgavano fuori dai luoghi votati all’accademia".

E lei ha contagiato con il suo interesse Elisabetta Sgarbi. "Come me, è stata folgorata dalle irresistibili ballate degli Extraliscio, e dalla loro incredibile presenza scenica. Dal contrasto tra la mimica gestuale di Mirco Mariani, dalle espressioni del suo volto, la seriosità da ‘maestro d’orchestra’ di Moreno ‘Il biondo’ Conficconi, che è un virtuoso del clarinetto e l’austerità del viso di Mauro Ferrara, la voce per eccellenza del liscio romagnolo".

Lei che ruolo ha nel film? "Elisabetta Sgarbi mi ha chiesto di essere la voce narrante di Punk da Balera . Porto il pubblico in un mondo che la modernità vorrebbe destinato alla scomparsa, ma che, proprio grazie a Extraliscio, non solo ha trovato una nuova vitalità, ma si è rinnovato senza azzerare le proprie splendide radici, riuscendo a rievocare, nei più grandi, i giorni della scoperta del corpo e della danza nella loro giovane età, e a far innamorare i ragazzi di una maniera antichissima, ma molto sensuale, di ballare".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro