Finale X Factor, Lodo Guenzi con la maglia dedicata ai Bowland

L'anticipazione sull'ultima puntata del talent di Sky. Ecco la storia delle magliette con le scritte de Lo Stato Sociale

La maglia dedicata ai Bowland (foto da Instagram)

La maglia dedicata ai Bowland (foto da Instagram)

Bologna, 13 dicembre 2018 - Stasera c'è la finale di X Factor. Al Mediolanum Forum di Assago si conoscerà il vincitore del talent XF12. Lo show sarà trasmesso in diretta tv su Sky Uno dalle 21,15 e eccezionalmente anche in chiaro su Tv8. Lo staff di Lodo Guenzi, frontman de Lo Stato Sociale, giudice e 'finalista' con la band dei Bowland, rivela un’anticipazione sulla t-shirt che indosserà: “La maglia di stasera - spiega Matteo Romagnoli, manager de Lo Stato Sociale e fondatore dell’etichetta Garrincha Dischi - è l’ennesima maglia della serie “Voglio” e sarà dedicata ai Bowland”.

AGGIORNAMENTO Vince Anastasio, Bowland quarti

LEGGI ANCHE Chi sono i finalisti e le regole della finale Quella delle t-shirt è una storia lunga sette anni. “L’idea è nata nel gennaio del 2012 quando dovevamo fare le foto promozionali per “Turisti della democrazia” e volevamo trovare un modo per lanciare dei messaggi anche sciocchi. - continua Romagnoli -. Inizialmente avevamo pensato di utilizzare dei cartelli, poi abbiamo optato per le magliette, che abbiamo realizzato a mano coi pennarelli da bambini. Ci siamo ritrovati al Circolo Panenka con Albi (Alberto Cazzola, ndr) e altri amici e come alle scuole elementari io disegnavo i bordi e gli altri coloravano le scritte. Le foto le abbiamo scattate davanti a una chiesa di Medicina che si trova in mezzo al nulla della campagna. Ci sembrava una bella metafora”.

L'ULTIMA PUNTATA Lodo Guenzi 'va in tilt' e Cattelan lo gela. "Sei qui per decidere" “Voglio un gattino”, “Voglio solo limonare”, “Voglio essere il tuo ex”, “Voglio fare il benzinaio” e “Voglio fare la cacca” furono le prime cinque t-shirt realizzate. A febbraio è arrivata l’investitura nazionalpopolare con l'Ariston. “Sono le foto più iconiche della band, anche al terzo disco in molti hanno preferito riutilizzare quelle. Quando siamo arrivati a Sanremo dovevamo realizzare un best of (l’album “Primati” ndr). L’idea in realtà non ci piaceva, ma dopotutto stavamo andando davanti al grande pubblico e volevamo agevolarlo nella comprensione di che cos’è Lo Stato Sociale. Siamo andati a prendere il meglio delle idee passate ed è lì che abbiamo deciso di portare al festival le t-shirt, con scritte nuove e ogni sera diverse. Inizialmente non volevamo metterle in commercio, ma dopo Sanremo sono diventate ancora più iconiche”. “Voglio un sosia”, “Voglio finire l’università”, “Voglio le coccole”, “Voglio l’erba voglio” e “Voglio mettere la testa a posto” sono state le t-shirt del boom sanremese, prima della messa in vendita durante il tour estivo ultimato a Ferrara lo scorso 29 settembre in occasione della serata in memoria di Federico Aldrovandi: “Voglio verità per Aldro”. “Viste le tante richieste abbiamo pensato di portarcele anche in tour, con frasi riguardanti le città in cui suonavamo e inerenti al contesto. Ne abbiamo realizzate anche per la giornata contro la violenza sulle donne e a breve ne usciranno di nuove per Mediterranea”, continua. Infine l’arrivo in corsa a X Factor, dopo la scelta del programma di congedarsi da Asia Argento. “Lodo non cura molto il suo look e quando ci siamo trovati per decidere l’outfit della trasmissione volevamo rimarcare un concetto importantissimo. Ovvero che c’è una band a casa e che lui è parte di questa band. Volevamo che fosse chiaro che è Lodo de Lo Stato Sociale. All’esordio era da solo e ha indossato la maglia “Voglio bene ai regaz”, dopodiché il gioco è stato prendersi poco sul serio e scherzare sulle critiche che riceveva per essere logorroico (“Voglio essere sinteticondr) o troppo buono con tutti (“Voglio una parola buona per tutti” ndr). Una creazione a 12 mani: “Le maglie vengono pensate a 6 teste, è un gioco fra la band e me. - rivela ancora Romagnoli -. Ci si prende in giro volentieri. Dopo le prime realizzate a mano abbiamo affidato il lavoro allo studio grafico The Park di Bologna. Il font di alcune lettere l’ho disegnato io, il resto lo ricostruisce lo studio col suo campionario di lettere”. Lo Stato Sociale ha avuto un pionieristico colpo di genio, perché da anni le bambinesche t-shirt della band sono diventate un costituente comunicativo essenziale e urgente, per sé e per i fan: t-shirt canzonatorie, di denuncia, ma anche finestra su uno stato d’animo. Una collana di desideri variegata che grazie ai concerti e all’amplificatore televisivo è diventata popolarissima.

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