Francesco Guccini torna a cantare, nuovo disco per l'artista amico di Bologna

Dopo dieci anni arriva un inedito lavoro di studio: "Canzoni da intorto". Il legame tra il cantautore e la nostra città

Bologna, 13 ottobre 2022 - Voce inconfondibile, incantato dall'ombelico della musica e della vita 'bohemiene': Bologna. Guccini torna a cantare, con un nuovo album, non certo quel Metropolis in cui esalta la Turrita come una piccola Parigi.  La nuova fatica si è fatta attendere ben 10 anni, e si intitola 'Canzoni da intorto'. L'uscita? Il18 novembre, esclusivamente in formato fisico.

La copertina del nuovo album di Guccini
La copertina del nuovo album di Guccini

Il nuovo album

Il progetto è il concept album che Guccini ha sempre desiderato realizzare e che ora prende finalmente vita. Per valorizzare questo grande ritorno, il disco è stato pensato come un prezioso gioiello da ascoltare per intero, declinato in cinque diversi formati: Cd, Cd limited edition - maxi formato, vinile, vinile special edition (edizione limitata numerata e colorata), e per uno speciale doppio vinile edizione esclusiva con tracce strumentali, incisione diretta dai mix (edizione limitata e numerata) per riscoprire l'anima analogica della musica e esaltarne ogni sfumatura.

L'annuncio di 'Canzoni da intorto' è stato anticipato da un grande ritrovo a Pavana, luogo del cuore di  Guccini nell'appennino toscano, dove il cantautore ha accolto ieri pomeriggio amici cari, addetti ai lavori e musicisti che hanno lavorato al disco, per festeggiare l'evento tra musica e parole, come da tradizione da lui stesso istituita alla chiusura di ogni importante progetto.

Guccini e il suo legame con Bologna

La storia d'amore fra il cantautore e la nostra città inizia in via Paolo Fabbri 43,  la casa dove il cantautore abitava nel suo periodo bolognese, protagonista dell’omonima canzone. Oggi, le serrande dei negozi sono dipinte con i versi delle più belle canzoni di Guccini.

Poi c'è la trattoria Vito, ritrovo spensierato di quella città bohemiene, fra musica e bicchieri di vino in piena Cirenaica,  dove il tempo sembra essersi fermato agli anni in cui Guccini portava un eskimo innocente dettato solo dalla povertà.