Gianni Morandi, la spesa di domenica è diventata un tormentone

Prima l'ondata di insulti, poi tantissimi in difesa di Gianni Morandi. Lui replica a tutti, gentile, ironico e garbato. E adesso è tutto un gioco: "Che fai, prendi un treno di lunedì?, suoni la chitarra di martedì?"

Gianni Morandi fa la spesa di domenica, la foto su Facebook

Gianni Morandi fa la spesa di domenica, la foto su Facebook

Bologna, 20 settembre 2016 - Garbato, ironico, sempre gentilissimo: Gianni Morandi risponde da due giorni ai tantissimi commenti piovuti sulla  sua pagina Facebook dopo essere stato messo alla gogna per aver fatto la spesa di domenica. 

Una scena familiare normalissima, ripresa dalla moglie Anna nel parcheggio di un supermercato di San Lazzaro di Savena ("un'occasione per stare insieme a mia moglie che si lamenta sempre perché non la accompagno da nessuna parte... ", spiega Morandi a un fans). Eppure, i web-eti di turno hanno urlato allo scandalo coprendo Gianni di insulti perché non pensa ai poveri lavoratori costretti a lavorare di domenica. Stupito dalla montagna di insulti, Morandi risponde a tutti, replica nel merito, manda saluti, abbracci, auguri di buon compleanno e in bocca al lupo per gli esami, insomma risposte vere e personalizzate.

Tantissime anche le voci di fans e di vip di chi ha trovato la polemica inutile e pretestuosa,  sottolineando che in moltissime situazioni (dalle ambulanze ai cinema, ad esempio) la domenica non è un giorno di riposo, e anzi proprio il fatto che qualcuno lavori ci permette di andare al cinema, allo stadio, al ristorante, al pronto soccorso. 

"Davvero, voi non state bene. Che la spesa di un uomo diventi una questione sindacale è ridicolo e per niente costruttivo", scrive Selvaggia Lucarelli

Ultimo difensore, in ordine  di tempo, Roberto Saviano: "Ma davvero? Ma davvero nessuno di voi è mai andato in un centro commerciale di domenica? Da Ikea? A comprare un elettrodomestico ché magari durante la settimana non si trova il tempo? Di domenica e nei giorni festivi dovrebbero - ragionando in questo modo ridicolo - stare chiusi ristoranti, bar, musei, lidi, aeroporti, stazioni, metropolitane. Non dovrebbero poter circolare mezzi pubblici. Gli alberghi dovrebbero sospendere l'ospitalità. Ma davvero stiamo parlando di questo? Non sfiora a nessuno l'idea che se chi lavora di domenica non ha un compenso adeguato agli straordinari che fa è un problema di diritti dei lavoratori che poco c'entrano con chi va a fare la spesa?"

Intanto, la spesa della domenica è diventato un tormentone che Gianni Morandi affronta con grandissima eleganza e molta ironia. Ieri, lunedì ha preso il treno:  "Attento...hai controllato se al popolo di Facebook va bene che tu prenda il treno di lunedì?", scrive una fans, Veronica. E lui risponde "Veronica, ho fatto un salto nel buio". C'è chi scherza sui macchinisti che devono riposare, e lui replica: "Perdere le staffe per questa banale polemica, no! Aspetto una occasione per cui ne valga veramente la pena..."

Oggi (martedì) il post è un video in cui canta "Io non so parlar d'amore" di Adriano Celentano, e subito è ripartita l'ironia di tanti affettuosi fan: Simone: "Gianni non si suona la chitarra di martedi!! Vergogna!!" Alberto: "Gianni ma mica l'hai comprata di domenica la chitarra? e il plettro? mica è stato fabbricato nel weekend? Scherzo ovviamente (purtroppo sul web girano tanti "web-eti")"

Chissà se in tutto questo bailamme Morandi ha ripensato ai tempi più spensierati  (e senza web), di quando cantava 'Se puoi uscire una domenica sola con me'. Era il 1964, la 500 era quella di papà e non serviva per andare al supermercato, ma "a ballare, sulla spiaggia... e poi baciarti in riva al mar".  

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