Gianni Morandi, concerti al teatro Duse. "La mia vita di canzoni"

Bologna, da novembre sedici serate speciali: "Mi ha ispirato Bruce Springsteen"

Gianni Morandi presenta una serie di concerti che si terranno al teatro Duse di Bologna

Gianni Morandi presenta una serie di concerti che si terranno al teatro Duse di Bologna

Bologna, 17 aprile 2019 - Gianni Morandi come come Bruce Springsteen? Forse sì ma anche no. «Certo, – ammette l’eterno ragazzo di Monghidoro – un po’ mi sono ispirato al Boss e ai suoi 200 live di fila in un teatrino newyorkese quando ho pensato a una serie di concerti al Duse di Bologna nel prossimo inverno. Ma qui il contesto sarà diverso». Si chiamerà Stasera gioco in casa - Una vita di canzoni lo show acustico che Morandi presenterà per 16 serate fra novembre e l’inizio dell’anno (ma altre date potrebbero aggiungersi in corso d’opera) nella sua città, sullo storico palcoscenico che lui già aveva calcato nel ’64 durante un tour canoro.

«Ricordo ancora come mi tremavano le gambe», racconta. Pochi punti fermi nell’ideazione dello spettacolo a cui comincerà a lavorare da settembre: qualche aneddoto della lunga carriera, pochi musicisti al suo fianco, una scaletta che potrebbe cambiare di volta in volta un po’ come ha fatto De Gregori nel teatrino romano della Garbatella. «È racconto di una vita», taglia corto.

E gli ospiti e i duetti?

«Springsteen ha chiamato sua moglie a cantare con lui, io posso far venire mia sorella e mia figlia. Scherzi a parte, qualche artista magari ci sarà...».

I prossimi quattro mesi, intanto, per il Gianni nazionale saranno impegnati nelle riprese della terza serie de L’isola di Pietro.Non è che Pietro Sereni, il pediatra di Carloforte che interpreta nella fiction, le ha fatto tornare la voglia di fare l’attore più spesso?

«Ma no, il mio vero lavoro rimane la musica e la recitazione semplicemente mi diverte. È una bella esperienza ed è anche un modo interessante per studiare e concentrarsi. In questa terza serie ci saranno nuove storie e nuovi personaggi ma la protagonista resterà sempre l’isola con la sua strabiliante bellezza».

La tv, i concerti bolognesi... C’è giusto il tempo per pensare al prossimo Sanremo. Qualcuno la dà perfino nel pool di presentatori?

«È il festival dei 70 anni e penso che la Rai per un evento così significativo ricorrerà ai propri conduttori. Credo anche che per celebrare questo pezzo di storia italiana verranno chiamati artisti importanti e si cercheranno sorprese. Girano voci su Mina... Io non so bene cosa potrei fare. Da Sanremo non mi sono mai tirato indietro: sono stato in gara, ho fatto l’ospite, il conduttore».

Ripeterebbe un’esperienza come quella con Rovazzi?

«E perché no? Sono incuriosito dalle nuove tendenze , i giovani ti danno energia e ti rinfrescano la mente. Mi piacciono Motta, Calcutta, Brunori Sas, Tommaso Paradiso. Sono loro la nuova musica italiana».

Laura Pausini va in tour con Biagio Antonacci. Lei, che lo ha già fatto con Baglioni, Dalla e altri ancora, adesso con chi dividerebbe il palco?

«Proprio con uno di questi ragazzi, anche per mischiare pubblici diversi. Calcutta, ad esempio, abita a Bologna. Mi incuriosisce».

Anche suo figlio si è dato al trap sotto il nome di Tredici Pietro. Che ne dice?

«Non voglio entrare nella sua musica anche perché lui non ama che ne parli. Fa il suo percorso, sperava non si accorgessero che era mio figlio. Dico solo che mi piace che si scriva i suoi pezzi perché in fondo anche quella è una forma contemporanea di cantautorato».

È sempre così attivo sui social?

«Sto una mezz’ora la sera su Facebook, mi diverte. Rispondo a tutti e non mi arrabbio mai».

Cosa pensa dei talk show?

«Cambia il mondo e cambiano le selezioni. Ai miei tempi c’erano i festival di Castrocaro e Bellaria, ora c’è la tv ma alla fine restano sempre i più forti. Ai ragazzi mi piace dire che questo non è un gioco, bisogna studiare, prendere schiaffi e andare avanti. Io sono stato fortunato, gente più brava di me non ce l’ha fatta».

Cosa prova ripensando alla sua carriera?

«Ci sono artisti che hanno indicato una via come Modugno, Battisti, Dalla e De André e so di non far parte della loro categoria. Mi sono limitato a percorrere una strada senza determinarla e questo un po’ mi dispiace».

Gianni Morandi al teatro Duse: date e biglietti

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