Levante: "Torno con un grido"

Bologna, 16 luglio 2021 - Ha un titolo ‘manifesto’, Dall’alba al tramonto , il nuovo singolo di Levante . E’ un omaggio alla rinascita necessaria, che la cantate avrebbe dovuto celebrare questa sera con il concerto di apertura del suo tour estivo nell’arena del Sequoie Music Park al Parco delle Caserme Rosse (Via di Corticella, 147). A seguito, però dell'allerta meteo diramata dalle autorità locali e in accordo con gli organizzatori del Sequoie Music Park, il concerto di Levante è stato rimandato a domenica 25 luglio, ore 21.30. I biglietti già acquistati rimangono validi per la nuova data. Dall’alba al tramonto è un inno al ritorno alla vita come era prima? "E’ certamente un canto delicato e fiducioso nei confronti di un’alba anche quando tarda ad arrivare e la notte sembra infinita. Quello che abbiamo vissuto con la pandemia è stata una lunga e buia notte e per quanto adesso ci sembri che stia albeggiando, non sarà facile dimenticare quanto è stata dura l’attesa. Quindi credo non si possa tornare a prima ma certamente essere pronti per un ’poi’ diverso. La musica ha sempre avuto un potere salvifico e di grandissimo conforto. Per quanto mi riguarda gioca un ruolo importante nel riportare alla vita moltissimi. La sensazione che, nonostante tutto, c’è ancora un’infinita bellezza". Qual è stata la prima emozione salendo sul palco per la data zero di questo tour dopo i lunghi mesi senza concerti? "Dopo aver cantato i primi brani della scaletta, ho detto al microfono ’grazie, mi sento viva!’. Non è retorica. Se mi togli dal palco mi rattristo, mi spengo, ogni cosa perde colore senza quello per cui sento di essere nata. Quando salgo sul palco va in scena una verità di cui non sono al corrente nemmeno io, nella vita di tutti i giorni. Mi è parso di riabbracciare un amore che non vedevo da troppo tempo". Come sarà strutturato il concerto? "Il concerto ha una scaletta davvero ’muscolare’. Penso sia in assoluto la più difficile da che faccio live. Inizia senza che la gente debba aspettare il momento in cui esplodono le chitarre e la batteria ti colpisce allo stomaco. Volevo tornare come un grido dopo aver taciuto troppo. Volevo un vero e proprio sfogo, così lo abbiamo realizzato". Il video di 'Dall’alba al tramonto' è un omaggio all’immaginario anni ’60. "La scelta nasce anzitutto da un desiderio puramente estetico. Nel creare l’immaginario del video, però, ci siamo resi conto di quanto ogni cosa si stesse allineando al proprio senso. Gli anni Sessanta sono davvero stati un momento glorioso, di rinascita e ricchezza. Così ho sperato, come una diva di quei tempi in preparazione per lo show, di poter ritornare in un mondo nuovo, che gira pagina, un mondo consapevole e più ricco". Lei ha di recente pubblicato anche un romanzo, ’E questo cuore non mente’, dedicato a ‘tutti i bambini del mondo’. "I bambini siamo tutti noi, quelli guariti e quelli che scopriranno di dover guarire. I bambini che siamo stati ci abitano, nel bene e nel male. Tutte le età ci abitano e se non abbiamo fatto i conti con loro, se abbiamo delle questioni irrisolte, in un modo o in un altro, ci verranno a cercare. Quando si inizia un percorso di psicoterapia si scopre, sin da subito, che non è l’adulto ad andare in terapia, è il bambino! Quindi, buona lettura, a tutti i vostri bambini".